Puglia, Consiglio regionale salva la proroga del Piano Casa

L’appello del forzista Stefano Lacatena: “La Regione si batta contro la speculazione edilizia”

Approvata all’unanimità la proposta di legge, a firma di Fabiano Amati, di modifica alla legge regionale a sostegno dell’attività edilizia (cosiddetta Piano casa), con la finalità di salvare la proroga al 31 dicembre 2021. Pertanto, alla luce di alcuni rilievi contenuti nella missiva del Mibact, si è proceduto all’abrogazione di una singola disposizione al solo fine di evitare il contenzioso e nello spirito di leale collaborazione tra Stato e Regione. Il consigliere Amati ha evidenziato il fatto che il Piano casa rappresenta la conferma delle politiche fondate sull’eco-edilizia, in quanto solo così si evita di consumare suolo ed è da intendere come uno strumento di economia ad elevato tasso di rendimento.
A questa proposta di modifica sono stati presentati due emendamenti dal capogruppo di FI Stefano Lacatena, sui quali il governo si espresso negativamente, trovando però condivisione nella maggioranza.
Le proposte emendative hanno l’obiettivo di mantenere salvi gli effetti dell’articolo abrogato, nella misura in cui si permettono gli interventi degli immobili esistenti in aree tutelate in conformità agli indirizzi, direttive, prescrizioni d’uso, misure di salvaguardia e linee guida del PPTR. In più, mirano all’ampliamento calcolato sull’intera volumetria dell’intervento da realizzarsi, garantendo gli standard della residenzialità, per gli interventi su immobili non residenziali.
Dopo un’ampia discussione sui due punti, la maggioranza consapevole di poter venir fuori da questa situazione in maniera condivisa, grazie all’aiuto e al lavoro assicurato dall’assessore e dalla sua struttura, ha invitato il proponente a ritirare gli emendamenti in questione. Invito che è stato accolto dal consigliere Lacatena, con l’impegno a convertire il tutto in una proposta di legge che seguirà il proprio iter legislativo.

LA POSIZIONE DI LACATENA

“Pensare alla riqualificazione urbana del territorio contro le speculazioni edilizie e a beneficio esclusivo della comunità pugliese: è questo l’obiettivo dell’emendamento alla legge sul Piano Casa che abbiamo presentato oggi in Consiglio regionale e che vuole disegnare un percorso di sviluppo che guardi alla rigenerazione urbana nel rispetto del Piano Paesaggistico e dell’interesse pubblico. Una proposta che abbiamo ritirato, assecondando la richiesta di approfondimenti della maggioranza e che ripresenteremo nelle prossime ore come testo di legge. Nella stessa bozza aggiungeremo quanto contenuto in un altro emendamento che avevamo depositato oggi a fronte della questione, fatta emergere dal collega Amati, dell’allaccio all’acqua e alla fogna di 1000 persone a Brindisi. Abbiamo pensato, quindi, di immaginare una soluzione ad un problema vero che fosse, però, di ampio respiro e mettesse ordine in tutta la Puglia. Abbiamo indicato la strada percorsa già da altre Regioni, come l’Emilia Romagna, della sanatoria giurisprudenziale per “proteggere” i cittadini dall’illecito amministrativo, lasciando impregiudicati gli effetti penali laddove si presenti richiesta di sanatoria senza avere il giudizio di doppia conformità, ma essendo in regola con la normativa vigente. Entrambe le questioni  saranno al centro della proposta di legge ed il centrosinistra, oggi in aula, ha assunto l’impegno di esaminarla entro 15 giorni. Staremo a vedere”.

LA SODDISFAZIONE DI AMATI 

“Il Piano casa salvato dal Consiglio regionale all’unanimità: mi chiedo dunque come mai ogni qual volta si discuta di proroga si apra un dibattito ostile nei confronti di un provvedimento di eco-edilizia, perché non si consuma suolo e si usano materiali per risparmio energetico, di moltiplicazione di piatti a tavola e di riduzione del rischio corruttivo? Un mistero”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati, presentatore della proposta di legge approvata oggi per determinare il ritiro da parte del Governo nazionale del ricorso promosso dinanzi alla Corte costituzionale.

“Un gruppo di lavoro composto da me, dal collega Filippo Caracciolo, dalla Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, dai deputati Alberto Losacco e Mauro D’Attis, interlocutori dei ministri Dario Franceschini e Maristella Gelmini, ha posto in essere un confronto fondato sulla leale collaborazione per giungere al ritiro del ricorso presentato dal Governo nazionale avverso la legge di proroga del Piano casa.

Questo lavoro, culminato nella presentazione di una proposta di legge abrogativa di una singola disposizione collaterale della legge sul Piano casa, ha oggi trovato il giudizio unanime dell’intero Consiglio regionale.

Ringrazio tutti i colleghi e tutte le personalità politiche che ci hanno aiutato in questo percorso”.

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