Il 72,70% dei monopolitani ha votato a favore della riduzione del numero di deputati (da 630 a 400) e dei senatori elettivi (da 315 a 200) e, di fissare a 5 il numero massimo di senatori a vita in carica
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?»
In 16.034 monopolitani hanno risposto sì – in linea con il trend regionale – al Referendum Costituzionale per il taglio dei parlamentari, così come il resto degli italiani. I “no”, invece, sono stati i restanti 6020 (27,30%) dei 22.430 recatisi alle urne su 40.470 aventi diritto al voto.
Si scrive così oggi una nuova pagina di storia: pur con la consapevolezza che il bicameralismo perfetto così come era stato concepito dai padri costituenti non andasse modificato, l’aver propeso per la riduzione del numero di deputati (da 630 a 400) e dei senatori elettivi (da 315 a 200) e, di fissare a 5 il numero massimo di senatori a vita in carica – visto e considerato il fatto che non ci sia mai stato un significativo taglio degli stipendi dei parlamentari – può essere interpretato come un tentativo di ottenere un enorme risparmio di denaro pubblico e la possibilità di rendere ancor più difficoltoso per i politici il raggiungimento della tanto ambita “poltrona”; aspetto che, invece, era tra i motivi per cui votare “no” a salvaguardia della democrazia.
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REFERENDUM COSTITUZIONALE 2020 – Percentuale Votanti | ||||||||||||||||
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