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Il Polo Liceale al Teatro Petruzzelli

È stato un pomeriggio intenso e ricco di emozioni quello che ha coinvolto un nutrito gruppo di oltre 90 partecipanti del polo liceale, tra alunni, docenti e accompagnatori, i quali si sono recati a Bari il 23 gennaio scorso. Una festosa ma composta invasione di giovani melomani e amanti del bello che, grazie all’efficace mediazione e alla capacità organizzativa della prof.ssa Angela Di Bello, docente referente per gli spettacoli teatrali, ha potuto assistere, nella impagabile cornice del teatro Petruzzelli, alla prova generale di “Un ballo in maschera” di Giuseppe Verdi.

Un’occasione imperdibile per avvicinare i più giovani al mondo della musica classica e dell’arte più in generale: per quanto meno conosciuta ai più rispetto ad altre opere verdiane, la drammatica storia di amore e morte del conte Riccardo e di Amelia ha appassionato, commosso, avvinto un teatro gremito di giovani e giovanissimi, che non avevano contezza fino a quel momento di quale fosse l’intensità artistica ed emozionale delle opere verdiane. Si è trattato di uno spettacolo elegante, sontuoso e dalle ricercate scenografie, curate da Pierluigi Samaritani: una nuova produzione della Fondazione lirica barese per la regia di Massimo Gasparon, con la direzione del maestro Giampaolo Bisanti e le voci principali di Giorgio Berrugi, nel ruolo di Riccardo, e Veronika Dzhioeva, nel ruolo di Amelia, accompagnati dall’orchestra e dal coro del Teatro Petruzzelli. Gorgheggi e virtuosismi musicali hanno inebriato e sedotto il giovane pubblico, calato in un mondo artistico e storico-letterario distante, rivelato in un linguaggio apparentemente ostico, che è stato comunque fruito e compreso grazie alla potenza comunicativa ed evocativa dell’arte, che annulla e rimuove barriere cronologiche e culturali e assimila le generazioni di ogni epoca nel comune senso del bello.

Le arie più drammatiche, la vicenda di un amore sofferto, adulterino e inappagato, fino alla straziante morte del protagonista, tradito dal fidato amico, sono stati i momenti più toccanti; i balli settecenteschi, ambientati in un’America ancora soggetta al protettorato inglese, e i colori luminosi degli eleganti abiti hanno evocato i fasti dell’antico, pur nella modernità di passioni atemporali. Per una sera gli studenti e i loro accompagnatori, con gli occhi sollevati da monitor e schermi e sgranati verso un palcoscenico roboante e variopinto, hanno goduto dello spettacolo rasserenante della bellezza e dell’armonia, antidoto al caos della quotidianità, contraltare alla velocità e all’effimero e salvifico alveo contro le brutture che deturpano la nostra società.

Docente Referente per la Comunicazione e l’Informazione

prof.ssa Francesca Nanna