In una nota si contesta “la modalità con cui viene riportata la vicenda”
Polveri nella Zona Industriale di Monopoli, l’Arpa preleva campioni di materiale
In una nota, il Comitato Respiriamo a Monopoli contesta “la modalità con cui viene riportata la vicenda” dal Sindaco di Monopoli Angelo Annese in un comunicato e chiede di essere informato riguardo tutti i passaggi dell’attività ispettiva in essere, circa l’episodio verificatosi.
Tra il 30 e 31 dicembre, un guasto ad un impianto di una azienda privata di Monopoli, più precisamente riportato in un comunicato del Sindaco Annese del 31 dicembre come “blocco di una sezione dell’impianto gestito da Casa Olearia”, ha determinato il manifestarsi di un fenomeno di gravità ancora da accertarsi, con emissione in atmosfera di particolato e sostanze con carattere di molestia olfattiva. Nel su citato comunicato del Sindaco, che sembra voler rassicurare la cittadinanza, si precisa che gli effetti del blocco impianto ed il conseguente spolverio di sansa hanno interessato aree localizzate, poste nelle immediate vicinanze dell’impianto produttivo e non sono state registrate anomalie nel centro urbano… come se il centro urbano fosse distante dalla zona industriale, come se le ulteriori attività presenti nella zona produttiva siano “a loro rischio e pericolo”, senza tener peraltro conto che vi è, nelle immediate prossimità dell’azienda causa delle emissioni in questione, un cinema multisala con centinaia di accessi giornalieri, di adulti e bambini, soprattutto durante queste festività natalizie.
Nel comunicato viene ipotizzata la natura del “materiale polverulento”, che sarebbe “probabilmente sansa”. Tutto tranquillo dunque?
A maggior conforto, l’Amministrazione, sottolinea che “al momento non si hanno evidenze di possibili contaminazioni ambientali. Solo a seguito della trasmissione dei risultati dei campioni potranno essere valutate iniziative consequenziali”.
Ebbene, il Comitato Respiriamo a Monopoli contesta decisamente la modalità con cui viene riportata la vicenda per i seguenti motivi:
– non è pensabile, in un contesto in cui non vi sono certezze riguardo al carattere emissivo già in regime di attività ordinaria delle aziende allocate nella zona industriale di Monopoli, derubricare il fenomeno del 30 e 31 dicembre ultimi scorsi ad episodio estemporaneo dovuto ad imprevisti malfunzionamenti, senza manifestare espressamente il più alto grado di allerta istituzionale, ma anzi minimizzando l’accaduto e spostando l’attenzione sulla prontezza di intervento e l’efficienza degli uffici intervenuti;
– non vi è certezza che le polveri siano ricadute solo nei pressi dell’impianto, come riportato, essendovi state invece testimonianze di cittadini che attestano la presenza di uno strato sottile di materiale non prontamente identificabile su balconi e auto in altre zone della città;
– non è ammissibile che in seguito a questo grave accaduto ci si preoccupi ancora solo di quanto visibile agli occhi o percettibile col naso;
– anche se si trattasse non già di semplice sansa, ma di residui di lavorazione (ancorché a base di sansa), prima di assumere toni rassicuranti occorrerebbe rispondere alle seguenti domande: erano residui respirabili? la sansa combusta o comunque lavorata, sempre nel caso che sia sansa, è un prodotto innocuo?
Quanto accaduto rappresenta la prova provata che occorre riprendere, senza ulteriore indugio, le fila di quanto già la precedente Amministrazione si era impegnata a fare con la Delibera del Consiglio Comunale del maggio del 2017, riguardo alla implementazione di un monitoraggio ambientale specifico.
Si ritiene altresì necessario che un evento come quello verificatosi, non possa non essere accompagnato da un consistente piano di emergenza che coinvolga in primis tutte le attività pubbliche o private presenti nella zona industriale di Monopoli ed a seguire il resto della contermine città.
Anticipiamo sin da ora che il Comitato Respiriamo a Monopoli chiede di essere informato riguardo tutti i passaggi dell’attività ispettiva in essere, circa l’episodio verificatosi.