Domani si scende nuovamente in piazza in occasione del 4° Sciopero Globale per il Clima
Anche a Monopoli si scende in piazza per il 4° Sciopero Globale per il Futuro
IL 4° SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA A MONOPOLI
Il cambiamento climatico e la devastazione ambientale sono una realtà ben visibile ormai dalle notizie documentate che ci giungono da ogni continente e dai fatti di cronaca che sconvolgono anche il nostro territorio dopo nubifragi sempre più violenti, con un clima che nell’ultimo secolo risulta essere sempre più caldo. Esiste un forte collegamento tra lo scioglimento dei ghiacciai artici, gli incendi in Siberia e nella foresta amazzonica, l’inquinamento causato dal nostro modello produttivo e delle nostre attività quotidiane. Invertire la rotta è necessario e occorre un impegno comune dei cittadini e delle Istituzioni.
Motivi per cui, a marzo 2019 si è costituito anche a Monopoli un gruppo aderente al percorso globale di Fridays For Future, animato da studenti delle scuole monopolitane e universitari.
FFF Monopoli ha preso parte ai tre scioperi globali del 15 marzo, 24 maggio e 27 settembre.
Domani, 29 novembre, si scende nuovamente in piazza in occasione del 4° Sciopero Globale per il Clima.
Si manifesterà anche a Monopoli, con corteo che partirà alle 9.30 dal Teatro Radar e si concluderà con un’assemblea in piazza Vittorio Emanuele II, per chiedere al Comune l’approvazione della Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale, documento sottoscritto dalle rappresentanze studentesche e decine di associazioni cittadine.
«La Dichiarazione di Emergenza Climatica è lo strumento più utile per coniugare l’azione individuale con l’impegno politico delle Istituzioni – dichiara Marco Fiume, referente di Fridays For Future Monopoli – affinché si promuovano provvedimenti consoni a realizzare un nuovo modello di economia, produzione e consumo senza danni sociali, ambientali e sanitari. È stata approvata da oltre 600 enti locali nel mondo, tra cui la stessa Regione Puglia di recente. A Monopoli sarebbe l’occasione per dare un segnale non solo di sostegno sulla tematica, ma di impegno per un modello di trasporti efficiente e non inquinante, un progetto di monitoraggio dell’aria e delle acque, una raccolta differenziata capillare e consapevole, coinvolgendo tutta la cittadinanza nel raggiungimento dell’obiettivo comune di salvare il Pianeta».
IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI EMERGENZA CLIMATICA ED AMBIENTALE
All’attenzione del
Sindaco del Comune di Monopoli Angelo Annese
Presidente del Consiglio Comunale Luigi Colucci
Componenti del Consiglio Comunale di Monopoli
Oggetto: Richiesta Dichiarazione di Emergenza Climatica ed Ambientale
PREMESSO CHE
– Il 15 marzo 2019 si è tenuto il primo “Global Strike for Future”, giornata di mobilitazione mondiale contro i cambiamenti climatici promossa dal movimento Fridays For Future, che ha visto più di 1,8 milioni di persone protestare nelle città di tutto il mondo;
– I Governi non hanno fatto e non stanno facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici in corso, mentre questi dovrebbero essere la priorità dell’agenda politica delle Istituzioni che governano questo paese;
– Ognuno di noi deve accettare di modificare alcune abitudini per non doverle poi modificare tutte, perché i cambiamenti climatici, se non debitamente affrontati, porranno fine alla vita umana sulla terra così come la conosciamo;
– Il 24 maggio e il 27 settembre si sono tenuti altri due Scioperi Mondiali per il Futuro che hanno visto una mobilitazione mondiale contro i cambiamenti climatici svoltasi in tutti i continenti del mondo, in 131 stati, e in più 152 città in Italia con milioni di manifestanti, i quali hanno richiesto la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale sia alle istituzioni nazionali che a quelle locali;
– Ai tre scioperi globali precedentemente citati hanno preso parte migliaia di cittadini monopolitani, in particolare giovani studenti delle scuole e universitari assieme ad associazioni e comitati locali, i quali non solo si sono mostrati sensibili alla problematica del cambiamento
climatico, ma hanno anche espresso in tali occasioni la volontà di agire collettivamente per contrastare le cause del disastro ambientale nel nostro territorio, di concerto con i gruppi di attivisti dei paesi limitrofi (a partire da un piano di richieste presentato alla Città metropolitana di Bari).
CONSIDERATO CHE
– La lotta al collasso climatico ed ecologico e la tutela dell’ambiente è la sfida più grande di sempre per l’umanità. Stiamo affrontando una crisi non solo climatica, ecologica ed ambientale, ma esistenziale;
– Noi esseri umani abbiamo già parzialmente compromesso in modo irreversibile l’ecosistema terrestre e la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, inclusa la nostra specie, mettendo in discussione la presenza stessa dell’essere umano sul pianeta;
VISTO
– I dati allarmanti sul riscaldamento globale, che, salvo azione immediata, provocherà̀ un aumento di temperatura globale superiore ai 3 gradi centigradi entro il 2100, con effetti devastanti sull’ecosistema terrestre e sulla specie umana;
– L’ultimo rapporto IPCC-ONU (2018), secondo cui l’umanità̀ ha tempo entro il 2030 per limitare l’incremento della temperatura a 1.5°C, per evitare danni irreversibili al clima;
– L’ultimo rapporto IPBES-ONU pubblicato il 6 maggio 2019, che segnala un declino ecologico “senza precedenti”, in cui un milione di specie animali e vegetali sono a rischio estinzione nel breve periodo per colpa dei cambiamenti climatici e di un sovrasfruttamento di terra e mare, piante e animali;
– Il dovere morale dello Stato e di tutte le istituzioni locali nel rispettare il patto sociale intergenerazionale che impone alle attuali generazioni di lasciare un pianeta vivibile soddisfacendo i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di rispondere ai loro;
– I preoccupanti effetti del riscaldamento globale e dell’inquinamento che ogni anno diminuiscono le aspettative di vita di circa 6,5 milioni di persone in tutto il mondo;
– Il rapporto sul Global Environment Outlook (GEO), firmato da più di 250 scienziati;
– Lo studio della Ellen MacArthur Foundation, in collaborazione con il World Economic Forum “The New Plastics Economy: Rethinking the future of plastics” il quale stima che ad oggi finiscono nel mare 8 milioni di tonnellate di plastica ogni anno e che nel 2050 gli oceani potrebbero contenere più plastica che pesci, in termini di peso.
– L’Accordo di Parigi (Dicembre 2015) sottoscritto da 192 Nazioni tra cui l’Italia e ratificato con la L. 4 novembre 2016, 204, che si riferisce al “Ruolo delle città, delle regioni e degli enti locali”, come di seguito citato: “L’accordo riconosce il ruolo dei soggetti interessati che non sono parte dell’accordo, nell’affrontare i cambiamenti climatici, comprese le città, altri enti a livello subnazionale, la società civile, il settore privato e altri ancora.
Essi sono invitati a:
1) intensificare i loro sforzi e sostenere le iniziative volte a ridurre le emissioni;
2) costruire resilienza e ridurre la vulnerabilità agli effetti negativi dei cambiamenti climatici;
3) mantenere e promuovere la cooperazione regionale e internazionale.”
– L’impegno preso dal comune di Monopoli con l’adesione al “Patto dei Sindaci” con lo scopo di ridurre le emissioni di CO2 attraverso il risparmio energetico, utilizzo delle fonti rinnovabili e puntando ad uno sviluppo sostenibile;
– La già avvenuta dichiarazione dello stato di emergenza climatica del Regno Unito, dell’Irlanda, della Scozia e di oltre 600 consigli comunali in tutto il mondo, tra cui più di 50 comuni italiani e la stessa Regione Puglia, che si sono impegnati formalmente davanti ai cittadini a ridurre le emissioni di gas climalteranti, anche in tempi più brevi rispetto ai termini previsti negli Accordi di Parigi.
CHIEDIAMO
1. La dichiarazione dello stato di emergenza climatica ed ambientale riconoscendo le responsabilità storiche del cambiamento climatico;
2. Ogni possibile contributo all’interno delle competenze del Comune di Monopoli per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C e fissare un obiettivo di azzeramento delle emissioni nette di gas climalteranti entro il 2030, ritenendo l’obiettivo di zero emissioni nel 2050 insufficiente e incoerente con lo stato di emergenza climatica;
3. La massima priorità al contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’Amministrazione comunale, tenendo conto in ogni azione amministrativa o iniziativa degli effetti che questa comporta sul clima;
4. Che le misure di contrasto, mitigazione e adattamento vengano implementate secondo il principio di giustizia climatica. I costi della transizione non devono gravare sulle fasce più deboli della popolazione ma devono essere sostenuti soprattutto da chi ha causato
maggiormente i danni ambientali. In nessun modo si devono prevedere interventi di geoingegneria ufficiale o clandestina, né sostenere surrettiziamente invenzioni tecnologiche proprietarie e non sperimentate.
5. Di invitare tutte le istituzioni territoriali, a partire dalla Regione Puglia e dal Governo della Repubblica, a varare analoghi provvedimenti;
6. La ricezione della direttiva COM/2018/340 (relativa alla plastica monouso) prima della data del 2021 – scadenza incompatibile con lo stato di emergenza climatica e ambientale – e da attuarsi dalla stagione estiva 2020 per i lidi e gli stabilimenti balneari siti nel territorio comunale;
7. L’adozione di un Piano della mobilità territoriale e investimenti nella mobilità sostenibile:
– potenziamento del trasporto pubblico locale con ammodernamento del parco mezzi che elimini le emissioni di CO2;
– servizio park&ride attivo tutto l’anno;
– capillarità delle tratte interessate dal trasporto pubblico locale in particolare per il territorio delle contrade con il centro urbano;
– aggiornamento servizio di bike sharing e ampliamento delle piste ciclabili;
– ampliamento delle aree pedonali chiuse al traffico o attraversate solo dai percorsi ciclabili e di trasporto pubblico, legate anche agli itinerari storico-paesaggistici per promuovere un turismo sostenibile;
8. Una programmazione politica volta alla tutela dell’ecosistema e del territorio cittadino:
– blocco del consumo di suolo per l’edilizia, per nuove strade, per nuove aree artigianali o commerciali e parcheggi in siti non ancora intaccati dall’urbanizzazione (dall’ultimo rapporto Ispra 2019 Monopoli risulta essere la terza città in Puglia per consumo di suolo annuo e tra le prime in Italia);
– conservazione e valorizzazione, con investimenti e programmazioni mirate, del paesaggio delle lame e della macchia mediterranea nell’agro e sulla costa per salvaguardare la biodiversità e prevenire il dissesto idrogeologico;
– pianificazione e monitoraggio di uno sviluppo economico della città (turismo, industrie e attività produttive) sostenibile e rispettoso dell’ecosistema del territorio;
– realizzazione e manutenzione di parchi pubblici nelle aree urbane inutilizzate al fine di generare dei polmoni verdi, con alberi (di specie tipiche del nostro territorio) utili a filtrare l’aria e mitigare il caldo estivo, che possano dotare la cittadinanza anche di ulteriori luoghi di aggregazione e svago;
– applicare rigorosamente la Legge 10/2013 istituendo un rito civile di battesimo laico per ogni bambino nato con la piantumazione di un albero;
9. Un progetto di monitoraggio ambientale e sanitario dell’inquinamento dell’aria, delle falde e del suolo, di concerto con le altre istituzioni pubbliche scientifiche di tutela del territorio locale, ottemperando alla delibera n. 29/2017 del Consiglio comunale di Monopoli, affinché si possa analizzare la quantità e la qualità delle emissioni inquinanti derivanti dalle attività produttive e dal traffico urbano e le loro ricadute sulla salute dei cittadini;
10. Il potenziamento dell’impegno nella riduzione della produzione dei rifiuti ed efficienza nel servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani:
– misure di restrizione dell’utilizzo di plastica e carta nelle strutture e negli uffici comunali (digitalizzazione degli iter burocratici, installazione di distributori di acqua potabile, riduzione degli imballaggi, ecc.);
– promozione di iniziative di educazione ambientale nelle scuole e negli spazi culturali della città;
– raggiungimento di un livello di raccolta differenziata non inferiore al 70% entro 6 mesi e azzeramento del conferimento di rifiuti indifferenziati in discarica entro il 2021;
– promozione locale del compostaggio, anche domestico e di comunità, con procedimenti “aerobici”;
– favorire e premiare con riduzione della TARI o altre modalità possibili qualsiasi forma di economia circolare, di impresa a impatto zero, di impegno del cittadino nella raccolta differenziata di qualità dei rifiuti, di azioni che abbiano come obiettivo la sostenibilità ambientale, ma non a scapito della qualità della vita e del semplice risparmio finanziario;
– qualunque sia la scelta di politica regionale, la dichiarazione di indisponibilità ad impiantare sul territorio cittadino qualsiasi forma di impresa per processi di termovalorizzazione;
11. L’attivazione di tavoli di discussione partecipata con la cittadinanza e le organizzazioni sociali per la realizzazione degli impegni ai punti precedenti di questa Dichiarazione di emergenza climatica, oltre a quanto previsto dalla già citata delibera n. 29/2017 del Consiglio comunale di Monopoli sulla partecipazione di tecnici alle discussioni nei relativi spazi istituzionali di confronto.
Monopoli, lì 25/11/2019
Fridays For Future Monopoli
Rappresentanti degli studenti del Polo Liceale “Galileo Galilei”
Rappresentanti degli studenti degli Istituti Tecnici “Vito Sante Longo”
Rappresentanti degli studenti del Liceo Artistico, Musicale e Coreutico “Luigi Russo” e dell’I.P.S.I.A.M. “San Francesco da Paola”
Comitato Parco Lama Belvedere
Comitato No Petrolio Sì Energie Rinnovabili
Legambiente Monopoli
Contrada 100 – Circolo Arci Monopoli
AltraPolis – Laboratorio urbano di cittadinanza attiva
Articolo 18 – Associazione studentesca
CGIL – Camera del Lavoro di Monopoli
WILPF – Women’s International League for Peace and Freedom
Amici della Rendella Monopoli
Polidream Assoutenti
Velaki Well-Being Sailing – Associazione di Promozione Sociale C.S.D.