Il Popolo della Famiglia si oppone all’installazione di gigantografie sulle mura cinquecentesche

Fanizzi: “la nostra Amministrazione non è diversa da quel ragazzo che ha realizzato i graffiti”

Il Popolo della Famiglia di Monopoli critica aspramente l’installazione di gigantografie sulle mura cinquecentesche di via Papacenere, ricordando che è severamente vietato collocare o affiggere cartelli o altri mezzi di pubblicità sugli edifici e nelle aree tutelati come beni culturali e che il collocamento o l’affissione possono essere autorizzati dal soprintendente qualora non danneggino l’aspetto e il decoro.

A tal proposito, il referente cittadino del PdF Mirco Fanizzi afferma: “Siamo al paradosso, foriamo dei beni che rappresentano il bene collettivo pubblico, parte integrante ed elemento costituente della nostra storia e della nostra identità cittadina per mettere dei cartelloni per un evento che durerà pochi giorni. Le foto che alleghiamo parlano da sole – e conclude – né richiediamo l’immediata rimozione e la loro allocazione su strutture idonee e per farlo stiamo interpellando anche gli organi regionali competenti. Se lo slogan “fare e innovare” vuol dire non rispettare il nostro patrimonio storico-artistico stiamo messi davvero male; ancora una volta viene soffocata l’arte e la cultura in nome di un evento che mai verrà ricordato nella storia. A quanto pare la nostra amministrazione non è diversa da quel ragazzo che ha realizzato i graffiti“.