Il report dell’Assemblea parrocchiale del 25 giugno 2019
L’Unità Pastorale di Monopoli fa il punto della situazione, postando il report dell’Assemblea parrocchiale del 25 giugno 2019.
Carissimi consiglieri,
il 25 giugno u.s. abbiamo tenuto nella chiesa di S.Pietro una assemblea parrocchiale dell’unità pastorale. Il report vuole rendervi partecipi in qualche modo.
Hanno risposto all’invito 3 consiglieri (su 9) della parrocchia SS.Pietro e Paolo, 2 consiglieri (su 17) della parrocchia Amalfitana, 13 consiglieri (su 21) della parrocchia Cattedrale. Oltre ai tre presbiteri e quattro diaconi. Ai consiglieri si sono aggiunti 4 operatori pastorali nell’ambito liturgico, 3 operatori nell’ambito della caritas, 5 operatori nell’ambito della catechesi. 37 partecipanti in tutto. (su 54 consiglieri e una ottantina di operatori). L’incontro è stato gestito dal parroco insieme ai tre segretari dei consigli parrocchiali.
Il momento di preghiera proposto all’inizio dell’assemblea è stato centrato sul sogno di una comunità esperta di unità nella diversità.Quindi il parroco ha presentato una serie di 108 scatti, in diapositive, riferiti ai vari eventi programmati e vissuti durante l’anno pastorale in corso.
Suddivisi quindi i presenti nelle tre aree pastorali classiche (catechesi. Liturgia, carità) ha dato come consegna per il lavoro di gruppo (30’ circa) quella di recuperare, fra le tante iniziative programmate durante questi primi otto mesi dell’anno, due punti di forza e due punti di debolezza.Ecco i risultati raccolti dai segretari dei gruppi:
AMBITO CATECHISTICO:
punti di forza:
le occasioni per incontrarsi e vivere uno spirito di comunione (domeniche insieme, pettolata con i giovani, ecc…) soprattutto per conoscere i genitori dei ragazzi. Momenti di formazione specifica per i catechisti, comprese le lectio divine. Infine le occasioni di incontro con realtà fuori dei confini prettamente parrocchiali (giovani di S. Anna, giovani del corteo storico, ecc…)
punti di debolezza:
la struttura organizzativa complessiva dell’area catechistica che sarebbe da rivedere tutta quanta, la difficoltà a superare l’autoreferenzialità fra catechisti, pochissima chiarezza nell’impostazione degli itinerari catechistici per ogni gruppo, poca presenza dei sacerdoti nei gruppi di catechismo. Informazione non corretta: gli strumenti usati (Passaparola, Whatsapp, Facebook, pagina web) sono usati male e non aiutano la comunicazione.AMBITO LITURGICO:
punti di forza:
le esperienze di chiesa in uscita; coro dell’unità pastorale come luogo di contaminazioni positive nella scelta del repertorio e prassi liturgiche; buona organizzazione del Corpus Domini; impegno verso il gruppo dei ministranti (ampliamento forze e incontri mensili di formazione con don Gianni); più coesione fra le tre parrocchie.
Punti di debolezza:
coro dell’unità pastorale ancora senza assetto istituzionale; maggiore sussidiarietà della ministerialità liturgica (organisti, ministranti) nelle occasioni importanti delle parrocchie più fragili; messe di quartiere poco frequentate; tendenza all’autoreferenzialità parrocchiale e resistenza alle iniziative comunitarie; emerge necessità di lavorare di più per acquisire un repertorio dei canti unitario.
Proposta: approfittare della presenza di tanti turisti per lanciare loro qualche messaggio evangelizzatore attraverso la presentazione di alcune opere d’arte di cui sono ricche le nostre chiese.AMBITO DELLA CARITÀ:
punti di forza condivisi:
coordinamento delle caritas parrocchiali condiviso dai parroci della zona pastorale; corso dei fidanzati animato da rappresentanti della caritas; preghiera dei fedeli scritta a partire dalle notizie della settimana; pranzo comunitario condiviso da alcune famiglie direttamente o indirettamente (preparando e mandando il cibo)punti di debolezza:
scarsa sensibilità delle comunità nei riguardi dei fratelli africani che chiedono elemosina alla porta della chiesa; scarsa partecipazione delle famiglie ‘normali’ ai pranzi di condivisione; le famiglie povere provano umiliazione nel partecipare ai pranzi comunitari; scarsa sensibilizzazione nel partecipare alla mensa del sabato all’Amalfitana; poche disponibilità di operatori nelle caritas parrocchiali; qualche screzio fra caritas diocesana e caritas parrocchiali; poco impegno delle caritas parrocchiali nella sensibilizzazione e animazione delle assemblee nelle giornate nazionali di sensibilizzazione.Il parroco, infine, ha offerto all’assemblea, con 6 diapositive, un suo sguardo sul qui e ora della vita pastorale dell’unità.
Prima diapositiva:
Unita’ pastorale Cattedrale, Amalfitana, ss. Pietro e Paolo
• Secondo anno: tutto nella ‘norma’?Seconda diapositiva
Chi siamo? Dove siamo?
Siamo tre parrocchie che offrono, ciascuna, servizi religiosi di vario genere:
• Liturgia/sacramenti
• Devozioni/feste
• Carita’/ascoltiTerza diapositiva
Siamo tre agenzie religiose che sullo sfondo hanno una intesa di massimadi tipo organizzativo. La struttura organizzativaèassicurata dai tre consigli pastoralie dai tre consigli per gli affari economici che rimangono in essere e sono indipendenti ma correlati fra di loroQuarta diapositiva
NEL FRATTEMPO
Abbiamo posto dei segni di una CHIESA IN USCITA:
• Via crucis per le strade in forma di pellegrinaggio
• Messe nei quartieri nel mese di maggio
• Incontri presso corteo storico
Abbiamo posto dei segni di CHIESA INCLUSIVA:
• Pranzo comunitario
• Messa con i diversamente abili
• Teatro integratoQuinta diapositiva
Abbiamo attivato le tre commissioni miste: i membri dei vari consigli lavorano assieme verso la scrittura di un progetto pastorale che parta dall’ascolto del territorio.Sesta diapositiva
Abbiamo attivato il NIPP: due esperienze di UN NUOVO IMPIANTO PASTORALE POSSIBILE:
• Il corso dei fidanzati gestito unitariamente da operatori di ambiti differenti
• La domenica insieme gestita unitariamente da operatori di ambiti differentiLa riunione si è conclusa consumando insieme un po’ di focaccia nel giardino della stessa chiesa di S. Pietro. Ottimi dolci preparati dalle signore delle tre comunità hanno coronato l’opera!
Riportiamo la preghiera che don Peppino, don Gianni e don Carlo hanno recitato insieme a nome di tutti
i presenti al termine del momento di preghiera. Riprenderla ogni tanto nelle nostre preghiere individuali potrebbe aiutarci a pensare all’unità e a stare nell’unità, come è stato suggerito.Guarda con benevolenza o Padre al cammino intrapreso dalle nostre comunità verso l’Unità pastorale.
Nel nome del Figlio tuo Gesù, possa ogni fedele aprirsi alla fiducia e lasciarsi illuminare dal tuo Spirito.
Infondi in ciascuno forza e coraggio per proseguire nell’impegno di vita cristiana.
L’Unità pastorale diventi strumento per far crescere la comunione e la fraternità
nel rispetto di ministeri, carismi e vocazioni,
affinché insieme possiamo rispondere in modo credibile alla missione della Chiesa per il nostro tempo:
far incontrare il Vangelo con la vita delle persone in un dinamismo missionario che apre alla gioia dell’evangelizzazione.
Maria, Madre della Chiesa e zattera di salvezza, i santi Pietro e Paolo, san Francesco e santa Teresa ci guidino e ci sostengano in questo cammino. Amen.