FOTO – I festeggiamenti per i 205 anni dell’Arma dei Carabinieri

La ricorrenza è stata dedicata al Maresciallo Maggiore Vincenzo Di Gennaro caduto  il 13 aprile scorso a Cagnano Varano

 

Mercoledì scorso, la tradizionale cerimonia commemorativa per la ricorrenza dell’annuario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri che quest’anno festeggia 205 anni di storia si è tenuta presso la caserma “Chiaffredo Bergia” (sede del Comando della Legione  Carabinieri “Puglia”), con inizio alle ore 19.30.

L’Arma dedica quest’anno la ricorrenza al Maresciallo Maggiore Vincenzo Di Gennaro caduto  il 13 aprile scorso a Cagnano Varano.

Alla presenza di militari dell’Arma in servizio, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali, delle vedove ed orfani assistiti dall’ONAOMAC (Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri), dai familiari delle vittime del dovere della città di Bari, è stato schierato un Reparto di formazione, su cinque Compagnie in rappresentanza delle varie componenti operanti sul territorio, che renderà gli onori al Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, Generale di Brigata Alfonso Manzo.

Una Compagnia composta da militari che indossavano la tradizionale Grande Uniforme; una seconda vedeva una rappresentanza di Comandanti di Stazione; nella terza sono inquadrati i militari in uniforme operativa per servizi di Ordine Pubblico; nella quarta le varie specialità dell’Arma, tra le quali, i Carabinieri per la Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare, oltre agli elicotteristi, i cinofili ed i “Cacciatori di Puglia”; nella quinta, infine, schierati alcuni mezzi di pronto intervento dell’Arma, quali le nuove moto Aprilia Caponord, le moto Ducati multistrada e una pattuglia ippomontata dei Carabinieri per la Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare.

Dello schieramento anche la Fanfara del Comando Scuole Aeronautica Militare III Regione Aerea, insieme ai Gonfaloni della Regione Puglia, della Provincia e della Città Metropolitana di Bari, ai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, ai Labari ed ai Medaglieri delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Alle spalle del Battaglione di formazione, nell’area verde della Caserma, faranno da sfondo alcune sculture dedicate ad eroici Carabinieri legati alla Puglia, appena realizzate dal Prof. Mauro Antonio Mezzina e dai suoi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bari, Rossella Antezza e Davide Morrone.

Nel corso della cerimonia il Comandante della Legione Carabinieri “Puglia” ha consegnato alcuni riconoscimenti a 14 militari distintisi in delicate operazioni di servizio e premierà anche 4 Comandanti di Stazione che si sono fatti particolarmente apprezzare nel compimento della loro quotidiana attività istituzionale.

Numerose sono le iniziative avviate soprattutto con i giovani con i quali sono stati organizzati centinaia di incontri presso le scuole e le caserme.

Con alcuni istituti o centri parrocchiali sono stati avviati progetti articolati di legalità con diverse attività e ripetuti colloqui durante i quali i ragazzi hanno avuto la possibilità di esprimere liberamente il loro pensiero e discutere degli argomenti ritenuti più interessati.

Per festeggiare il loro 205° compleanno e rinsaldare un legame con la città di Bari i Carabinieri hanno avviato, dal 1 giugno, alcune iniziative che saranno attive fino all’8 giugno p.v.

In particolare, in Piazza Umberto è stato allestito uno stand ove sono  esposti un sidecar risalente all’epoca della 2^ Guerra Mondiale; una Moto Ducati, con colori d’Istituto del Nucleo Radiomobile di Bari; un simulatore di guida ed un tappeto per la simulazione di guida in stato di ebbrezza, in stato di alterazione dovuto all’uso di sostanze stupefacenti ed in condizioni di stanchezza fisica, messi a disposizione dall’A.C.I., sede di Bari.

Inoltre, presso il Salone San Nicola del palazzo sede della Camera di Commercio sono esposte 15 uniformi storiche indossate in questi 205 anni.

Infine, alcuni negozi di Via Sparano, Via Melo e Corso Vittorio Emanuele hanno aderito con entusiasmo ai festeggiamenti per i 205 anni di storia dell’Arma dei Carabinieri addobbando le vetrine con una Grande Uniforme Speciale dell’Arma, una del 1800, una della II Guerra Mondiale, una da Carabiniere di Quartiere e una da Corazziere.

Il Giardino degli Eroi

Omaggio della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari a

Chiaffredo Bergia

Orlando De Tommaso

Emanuele Basile

Carlo Alberto Dalla Chiesa

Direzione artistica: prof. Mauro Antonio Mezzina, docente di Scultura

Consulenza storico-artistica: prof.ssa Giusy Petruzzelli, docente di Storia dell’arte

Elaborazione progettuale e definizione degli elaborati: Davide Marrone e Rossella Antezza in collaborazione con tutti gli studenti della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari

Si ringraziano

Il prof. Antonio Miglietta, docente di Scultura

Il prof. Paolo Azzella, docente di Design per l’Editoria

La ditta Pasquale De Nichilo Acciai di Molfetta per la generosa partecipazione al taglio delle sagome

Desa Marmi di Molfetta

© 2019 Quorum Edizioni

Quorum Italia srl

Viale Caduti di Nassiriya, 39 – Bari

Tel. 080.5576371

info@quorumedizioni.it

www.quorumedizioni.it

Stampa: Services4media

ISBN 978-88-99224-54-7

Printed in Italy

In ricordo degli Eroi

dei Carabinieri di Puglia

Il progetto nasce dall’idea di adornare l’area verde, collocata all’interno della Caserma sede del Comando Legione Carabinieri PUGLIA, con alcune sculture dedicate ad eroici Carabinieri legati a questa Regione o per nascita o per avervi trascorso alcuni periodi della loro vita.

Tra questi, in primis, il Generale di Corpo d’Armata Carlo Alberto dalla Chiesa, Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria, rappresenta, ancora oggi, un modello insuperato di strategia operativa, innovatività dei processi decisionali e adozione di procedimenti d’azione inediti, oltre che di naturale e magnetico carisma. La sua modernità intramontabile risiede altresì nell’aver intuito, antesignano anche in questo, quanto importanti fossero i giovani nell’avviare e portare avanti il cambiamento necessario per affrancare l’Italia da fenomeni criminali endemici. Prima ancora di arruolarsi visse e studiò, dal 1939 al 1944, a Bari, allorquando il papà Romano comandava la Legione Carabinieri di Bari.

Suo precursore nelle attività investigative fu il Capitano Chiaffredo Bergia, per la strenua e vittoriosa lotta al banditismo condotta, dal 1863 al 1871, nell’ambito della Legione Carabinieri di Bari. All’atto della sua morte, avvenuta il 2 febbraio 1892 a soli 52 anni, il Capitano Chiaffredo Bergia era insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia, di una Medaglia d’Oro al Valor Militare, di tre Medaglie d’Argento e due di Bronzo al Valor Militare. Nel suo stato di servizio figuravano una promozione per meriti speciali, 13 Menzioni Onorevoli e numerosi Encomi. Nell’Esercito italiano era l’Ufficiale più decorato al valore. Il 15 luglio 1914, Primo Centenario dell’Arma dei Carabinieri, venne inaugurato in Bari – sede della Legione a lui intitolata, alle cui dipendenze il Bergia aveva dato inizio alle sue memorabili imprese e città nella quale morì – un monumento situato a ridosso della Cattedrale della necropoli, opera dello scultore Mario Sabatelli, insigne per il suo concetto ideale, che rivela nella finezza e nella pastosità delle linee il vigore di un’ispirazione che ne fa anche la sintesi epica dell’Arma dei Carabinieri alla quale Bergia appartenne.

Alle due di notte del 4 maggio 1980, mentre con la moglie Silvana e la figlia Barbara di quattro anni – in braccio a lui semi addormentata – assisteva allo spettacolo pirotecnico che chiude la festa del Santissimo Crocefisso a Monreale (PA), un killer della mafia – che poi fuggì in auto dove lo attendevano due complici – sparò alle spalle ed uccise il Comandante della loca le Compagnia Carabinieri, il Capitano Emanuele Basile, strettissimo collaboratore investigativo del Giudice Istruttore Paolo Borsellino. Nato a Taranto il 2 luglio 1949, terzo di cinque figli, il 6 giugno 1982 il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, gli conferì la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria.

L’ultima opera, almeno per il momento, è dedicata al Capitano Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria Orlando De Tommaso, nato ad Oria in provincia di Brindisi nel 1897, caduto alla Magliana (Roma) durante gli scontri con il nemico nazista avvenuti il 9 settembre 1943 alla periferia sud di Roma, in cui fu impegnato il II Battaglione Allievi Carabinieri. Temendo per la vita dei suoi uomini, particolarmente esposti al micidiale fuoco tedesco, il Capitano De Tommaso si prodigò senza soste, curando personalmente la dislocazione delle armi automatiche e la predisposizione della formazione per l’assalto finale. Deciso e solerte, mentre in piedi incitava i suoi Carabinieri all’ultimo sforzo per l’attacco al caposaldo, una raffica di mitragliatrice lo investì in pieno, colpendolo al viso e al petto. Nei pochi attimi di vita che gli rimasero gridò ai suoi Carabinieri della 4a Compagnia, impegnati nell’azione: «Avanti!… Viva l’Italia!». Porta il suo nome, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, anche la caserma sede della Legione Allievi Carabinieri.

L’area verde della Legione Carabinieri PUGLIA, una volta installate le opere realizzate dal Prof. Mauro Antonio Mezzina e dai suoi Allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bari, ai quali rivolgo il mio più sincero ringraziamento, potrà così assurgere a Giardino degli Eroi.

Generale di Brigata Alfonso Manzo, Comandante Legione Carabinieri Puglia

In dialogo

Nell’ottica della collaborazione fra Istituzioni presenti sul territorio assume particolare rilievo la richiesta rivolta all’Accademia di Belle Arti di Bari dal Generale Alfonso Manzo, Comandante della Legione Carabinieri Puglia, di realizzare un omaggio scultoreo ad alcune figure significative dell’Arma, da collocare nella storica caserma Bergia sita sul lungomare Nazario Sauro di Bari.

L’iniziativa consente di impegnare concretamente gli studenti in una committenza artistica, poiché, con la guida esperta del loro docente, Mauro Antonio Mezzina, essi si confrontano con le richieste e le aspettative di chi assegna il lavoro, con la progettazione, con la scelta dei materiali, con la realizzazione, con la modalità di collocazione dell’opera nel luogo prescelto, con il riscontro pubblico.

Un modello operativo, dunque, che gli studenti potranno applicare in futuro ad ogni commessa, piccola o grande che sia. L’Accademia di Belle Arti di Bari non può che accogliere con favore questa preziosa opportunità offerta dall’Arma, nell’auspicio di ulteriori fattive collaborazioni.

Prof. Giancarlo Chielli, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari

Quattro testimonianze

di legalità alla luce dell’arte

La legalità e il senso civico passano spesso attraverso la conoscenza ed è grazie a questo percorso che si è potuto sviluppare il rapporto fra gli esseri umani nelle diverse società. In riferimento agli uomini e agli avvenimenti si è potuta così creare una fattiva collaborazione tra un’istituzione nata per garantire a tutti un regolare e legale scambio di relazioni nel rispetto della legge, come la Benemerita Arma dei Carabinieri, ed un’istituzione nata per formare menti e produrre cultura artistica, come l’Accademia di Belle Arti.

La collaborazione istituzionale consente alla collettività di conoscere quegli aspetti che da entrambe le parti sono e sono stati forieri di quella cultura, una cultura che, fondendosi, produce il patrimonio guida che da sempre connota l’uomo.

L’iniziativa che in questa occasione vede lavorare in comunità d’intenti l’Arma dei Carabinieri e l’Accademia di Belle Arti di Bari è incentrata su quattro figure, quattro uomini appartenuti all’Arma, che si sono voluti ricordare non con maestose e celebrative realizzazioni, ma con degli elementi scultorei primari nella loro proposta. Si tratta di sagome realizzate in acciaio corten che, nella loro essenzialità formale, riproducono fedelmente i ritratti dei quattro Carabinieri i quali hanno reso la loro vita testimonianza di legalità.

Le opere progettate dagli studenti all’interno del corso di Scultura, coordinati da chi scrive, sono frutto di un’attenta elaborazione grafica che ha consentito ai giovani di conoscere a fondo l’operato di questi uomini dediti al servizio della comunità. La tipologia progettuale dell’installazione trova le radici in un’opera della compianta scultrice Silvia Paolini, già studentessa della Scuola di Scultura dell’Accademia barese, che alcuni anni addietro realizzò un’opera utilizzando questo stilema formale.

Gli studenti Davide Marrone e Rossella Antezza hanno analizzato le immagini sottoposte loro, individuate in questa prima fase dal Comandante dell’Arma di Puglia, il Generale Alfonso Manzo, e dopo un’attenta elaborazione compiuta considerando i riferimenti artistici presenti nel panorama internazionale – si veda, in particolare, uno dei più noti artisti italiani come Mario Ceroli, che con le sue sagome in legno riesce a popolare un mondo fatto di volumetrie – sono riusciti a proporre una resa formale dei ritratti; una resa che ben soddisfa le necessità della scultura contemporanea e le necessità della committenza, non in un’ottica celebrativa, bensì adottando una soluzione che menziona il ricordo in una lettura più essenziale.

Prof. Mauro Antonio Mezzina, docente di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari

L’arte come memoria vivente

La scultura contemporanea possiede molteplici modalità espressive e soprattutto nel campo della celebrazione delle figure eroiche ha quasi totalmente abbandonato il modello statuario in voga in Italia fino a metà Novecento, quel modello costituito, ad esempio, dai monumenti agli eroi delle guerre mondiali, che campeggiano nelle piazze con la classica struttura piramidale a sostegno dei corpi plasmati realisticamente.

Alcuni scultori del Novecento hanno dunque rinnovato il monumento commemorativo. È il caso, fra i più grandi, di Giacomo Manzù con il Monumento al partigiano in bronzo del 1977, collocato in piazza Giacomo Matteotti a Bergamo. È un’opera straordinaria, una stele vibrante e commovente, la cui conoscenza consente agli studenti di misurarsi con un modello altisonante in cui l’espressività è data dalla lamina di bronzo, che diviene una pagina figurata nel recto e una pagina scritta nel verso.

Molto attenti agli aspetti celebrativi legati al ricordo di patrioti, uomini politici e avvenimenti della storia nazionale sono gli Stati Uniti, dove abbondano i cosiddetti “memorial”. Tra i primi ad essere realizzati ci fu il monumento a George Washington, un obelisco in marmo eretto nella capitale degli USA, Washington appunto, nel 1888, per commemorare il padre fondatore e primo presidente degli Stati Uniti d’America. È un’opera che dal punto di vista stilistico indubbiamente guarda al passato, all’obelisco egizio, ma al tempo stesso guarda al futuro, perché celebra senza raccontare con le figure.

Nel solco di tali esempi gli studenti della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari si sono cimentati con la celebrazione di quattro note figure di Carabinieri, il cui ricordo far vivere attraverso delle opere che ne evocassero le sembianze, senza cadere nella rappresentazione oleografica. Molto propriamente il prof. Mezzina nel suo testo fa riferimento all’artista Mario Ceroli, che è stato il riferimento più diretto nell’individuazione della soluzione formale più idonea.

Le sagome ritagliate nel metallo rappresentano i volti nelle fattezze essenziali e portano nella scultura di rievocazione degli eroi il linguaggio della contemporaneità. Un materiale d’uso industriale come il metallo ha ricevuto vita nuova in virtù del lavoro artistico sulle sagome; la lamina di pietra adoperata come sfondo di ogni sagoma è inoltre un omaggio al territorio, anche in sintonia con i materiali con cui è costruita la solida caserma Bergia.

Grazie all’inventiva dei giovani è stato reso contemporaneo per gli uomini d’oggi il ricordo di quattro esemplari figure di Carabinieri.

Prof.ssa Giusy Petruzzelli, docente di Storia dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Bari

Finito di stampare nel mese di giugno 2019

presso Services4Media – Bari

per conto di

Quorum Edizioni – Bari

LEGIONE PUGLIA CARABINIERI

ISBN 978-88-99224-54-7

Torna in alto