La monopolitana Katia Acquaviva (candidata per il Popolo della Famiglia di Monopoli alle Elezioni Europee 2019) ha portato all’attenzione dei Presidenti di Regione una proposta condivisa con il Comitato ReVolution per le ZES.
Abbiamo inviato al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ed ai suoi colleghi Bardi e Micone, una lettera in relazione alla nascita delle ZES (Zone Economiche Speciali), che riteniamo essere una certa opportunità di sviluppo per la Regione ma non solo per essa. Infatti partendo da questo punto di vista, riteniamo sia sicuramente necessario pensare a tutte le forme di sostegno per sfruttare al meglio questa nuova forma di potenziale crescita e sviluppo. A tal proposito ci è noto il progetto del Presidente di creare il tratto di autostrada Bari – Lecce, ed in tal senso abbiamo chiesto di prendere in considerazione l’idea di desistere e di pensare invece di portare a termine la Bari – Taranto che come noto si ferma a Massafra e da lì in poi c’è una strada non degna di un capoluogo di provincia e che non ha permesso in questi anni un corretto sviluppo dell’intera provincia già martoriata dai noti problemi di inquinamento. Il progetto da noi suggerito, consentirebbe una riduzione di inquinamento da traffico ma non solo. Per quanto riguarda la dorsale Bari – Lecce abbiamo chiesto un potenziamento della SS 16 in modo che su tutta la tratta sia possibile il limite di velocità di 110 km/ora. Questa soluzione ha ovviamente un impatto ambientale decisamente inferiore rispetto alla soluzione pensata di realizzare l’autostrada, in quanto non consuma ulteriore suolo o spazi verdi. Abbiamo contestualmente chiesto di far interfacciare gli uffici preposti con le FS e con i suoi colleghi di Basilicata (ZES Jonica) e Molise (ZES Adriatica), anch’essi informati della cosa con specifica missiva, per pensare ad un potenziamento delle stazioni e dei binari, tale da accogliere treni merci di lunghezza pari o superiore ai 750 ml, che sono quei treni in grado di essere economicamente vantaggiosi rispetto al trasporto su gomma. Ricordiamo che il trasporto su gomma è responsabile del 36% della produzione delle
microplastiche ed una diminuzione del suddetto trasporto, avrebbe importanti ripercussioni anche sulla riduzione delle emissioni da idrocarburi, visto che i mezzi di trasporto su gomma sono per la stragrande maggioranza alimentati a gasolio mentre i treni viaggiano con alimentazione elettrica. Questo progetto è finanziabile dalla Comunità Europea e riteniamo che possa fare da volano allo sviluppo del Mezzogiorno ed attrarre investitori esteri, senza dimenticare che ben si incastona nella lotta alla difesa dell’ambiente, sfida difficilissima per il presente ma anche per il futuro, che vede l’Italia come il Paese in testa in UE per morti annue da inquinamento, 91.000 su 450.000, dati ISTAT diffusi negli scorsi mesi.
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Distinti saluti, Monopoli 1/05/2019