Durante i primi giorni di scuola i monopolitani hanno visto vari gruppi giovanili attraversare il centro antico della città, quasi come turisti. Alcuni residenti hanno espresso meraviglia: che ci fanno tanti ragazzi in giro quando dovrebbero stare in classe? Chi sono? È questo il particolare benvenuto che l’Istituto Tecnico “Vito Sante Longo” di Monopoli ha inteso offrire agli studenti delle prime classi, nel cosiddetto Progetto Accoglienza! fortemente voluto dal Dirigente scolastico, il prof. Pietro Netti, elaborato e realizzato da alcuni anni da un team di docenti.
Un’iniziale attività in aula ha permesso un’ambientazione soft nel nuovo contesto scolastico, che poi si è ampliata oltre agli spazi didattici, con l’esplorazione di luoghi di rilevanza storica della città grazie al supporto di studenti tutor, di docenti delle classi prime, i professori Madia Ape, Anna Barbati Minischetti, Antonietta Martellotta, Mariangela Lamanna, Ignazio D’Amico, Osvaldo Capraro, Rossella Talenti, oltre ai professori Achille Chillà e Gaetano Todaro, esperti di storia del territorio.
L’itinerario ha toccato le tappe fondamentali della lunga vicenda di Monopoli. Ogni luogo ha fornito lo spunto per illustrare pagine di storia cittadina: dalla presenza del villaggio di capanne dell’età del bronzo, ai resti delle mura messapiche, passando dalle chiese e conventi, fino al castello e al porto. Con gli occhi sgranati tutti hanno ascoltato i momenti salienti di una storia affascinante.
Per tutti i 250 nuovi iscritti, questa iniziativa è stata l’occasione per conoscersi, compagni e docenti, in un clima disteso, aperto alla scoperta di monumenti e curiosità. Per i pendolari è stato un utile primo approccio a nuovi scenari urbani mentre per i giovani monopolitani si è trattato di un nuovo sguardo su vie e scorci familiari.
Prima fondamentale tappa è stata la Cattedrale barocca, con i suoi marmi e dipinti, e soprattutto con la ieratica bellezza dell’icona della Madonna della Madia. L’osservazione delle mura difensive ha reso chiara la paura di assalti nemici provata dai monopolitani di alcuni secoli fa. Le ariose forme architettoniche dei palazzi Martinelli e Palmieri hanno ben rappresentato i fasti delle famiglie aristocratiche dominanti nel passato e la funzionalità culturale dei nostri tempi. Le tradizioni della marineria e le caratteristiche imbarcazioni monopolitane, come i gozzi, hanno permesso un viaggio dentro se stessi verso le radici culturali e comportamentali di Monopoli e della Puglia.
Questo percorso di conoscenza del territorio proseguirà in aula con opportuni collegamenti alla didattica della Storia in particolare, ma che investirà ogni disciplina nel percorso quinquennale di studio, per un ingresso consapevole nello scenario cittadino e nella programmazione responsabile della futura Monopoli.