Il pugno di ferro aiuterebbe a rimpinguare le casse comunali e a destinare risorse nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei luoghi
Litri di acqua potabile scorrono inesorabilmente tra l’indifferenza generale in Largo Portavecchia, dove i bagnanti approfittano della presenza della fontana pubblica per levarsi la sabbia di dosso dopo essere stati in spiaggia piuttosto che per abbeverarsi, intasandone – tra l’altro – la griglia per il deflusso dell’acqua allorquando correggere questo errato comportamento con sanzioni e offrendo un servizio di docce pubbliche non farebbe altro che far bene all’ambiente, ma soprattutto rimpinguare le casse comunali. Risorse che magari potrebbero essere destinate alla manutenzione ordinaria e soprattutto straordinaria dei luoghi, come un intervento di consolidamento della scalinata centrale (che permette l’accesso alla prima spiaggia di Monopoli) che, oltre a risultare priva di solide fondazioni, si sarebbe leggermente distaccata dal resto della sede stradale; scalinata che continua ad essere utilizzata sebbene – per motivi di sicurezza – ne sia impedito l’uso dal 30 novembre dello scorso anno, nonostante non vi sia più traccia nè del nastro segnaletico nè tantomeno delle due transenne.
Per non parlare dei parcheggi selvaggi lungo la strada chiusa attigua alla pista ciclo-pedonale e, nella vecchia area a parcheggio antistante la spiaggia dove, dal 23 agosto scorso, è vietata la sosta; una situazione analoga a quella che si vive nel vicino quartiere INA Casa, dove si continua a parcheggiare dove non ci sono stalli (come avviene anche nel nuovo parcheggio di via Procaccia) e davanti agli scivoli per disabili.