La scelta del futuro candidato Sindaco non può prescindere dalle primarie e dal fatto che il PD rinunci a mettere il suo simbolo
Non un’opposizione “capricciosa”, ma “responsabile” e, proprio per questo, non più vista come minaccia, bensì come risorsa.
Oltre a lavorare su temi di carattere amministrativo, il locale circolo del Partito Democratico è inevitabilmente proiettato verso le prossime Elezioni Amministrative 2018 con un’apertura “reale” e senza veti sugli interlocutori: siano essi cittadini, liste civiche o forze politiche che compongono l’attuale maggioranza al governo della città.
Nella conferenza stampa che, nel tardo pomeriggio, si è svolta presso la sede del partito, il segretario cittadino PD Felice Indiveri non ha nascosto che, in un’ipotesi di coalizione che risalti le espressioni civiche, si sta dialogando in maniera proficua con il consigliere comunale Angelo Papio e, che ci si stia altresì rapportando con le forze più moderate: UdC ed Aldo Zazzera, fermo restando che, tuttavia, per i piddini la scelta del futuro candidato Sindaco non può prescindere dalle primarie e dal fatto che il PD rinunci a mettere il suo simbolo.
“Le primarie – ha perciò aggiunto il capogruppo cittadino PD Michele Suma – sono una risposta ai cittadini che non vogliono sentirsi passivi nelle decisioni con nomi calati dall’alto, ma che vogliono scegliere il candidato. È sul programma – ha aggiunto – che invece vogliamo intavolare dialoghi con chi ha a cuore il futuro della città; non ci piacciono gli avventurieri della politica”.