PhEST, il consigliere Spada ne rivendica la paternitá

Nota di chiarimento del delegato alla Cultura 

In una nota (che vi proponiamo integralmente qui di seguito), il Consigliere Comunale con delega alla Cultura ed alle Politiche Giovanili, Giorgio Spada, rivendica la paternità del Phest, il festival internazionale di fotografia e arte che Monopoli sta ospitando per il 2° anno consecutivo.

Che bello! In questi giorni l’intera Italia guarda a Monopoli e alle sue iniziative culturali. Monopoli è oggi una città fervente dal punto di vista culturale perché ha saputo costruirsi negli anni una forte identità, turistica e culturale. E anche l’opposizione se n’è accorta e ne sta approfittando.

Ma è necessario fare chiarezza, fare emergere la paternità politico/amministrativa degli eventi strategici che hanno, di fatto, cambiato il volto di questa Città. Ed in particolare voglio farlo per il “PhEST” – Festival internazionale della fotografia.

Tante persone, negli ultimi giorni, mi chiedevano come mai illustri personalità politiche (Presidente di Regione, Assessore Regionale, ed ultimo il Ministro dei Beni Culturali) vengano a Monopoli per visitare i luoghi del PhEST. Lo fanno senza preannunciarsi, informalmente, e come tali, evidentemente, non pensano sia necessario adottare la cortesia istituzionale di avvisare l’Amministrazione Comunale. Ma evidentemente la mostra piace. Ed io, e l’intera Amministrazione, ne siamo contenti.

E ne eravamo contenti l’anno scorso, quando l’evento l’abbiamo studiato e progettato, messo a gara, individuando gli organizzatori e ricevendo critiche. Un amministratore fa delle scelte ed è bene giudicarle in bene o in male ma non è bene dimenticarsene. Non posso tollerare di essere stato attaccato (da chi e che da “pulpito” poi?) per aver scelto una delega o per aver avuto il coraggio di puntare sull’abbellimento unico e straordinario delle mura di Porta vecchia e del Porto vecchio con la scelta della fotografia, scelta inedita in Puglia, come abbattimento delle frontiere. Oggi invece PhEST è ben accolto da tutti, forse anche da chi l’anno scorso parlava a sproposito.

Ma “PhEST” è un evento di questa Amministrazione Comunale, del Sindaco Romani, del Vice-Sindaco Campanelli e del sottoscritto.

Non amo i riflettori ma quando vedo umiliato il mio impegno sento di dover intervenire per amor mio, oltre che di verità. Ho visto numerosi articoli pubblicati sul PhEST ma solo qualcuno, tra questi, riconoscere i meriti politici del sottoscritto. Ho visto Marilù Napoletano dimostrare una sensibilità straordinaria nell’accogliere il mio invito ad ospitare PhEST, oltre che l’arte contemporanea, in Palazzo Palmieri, ma dimenticarsi in questi giorni di ringraziare l’Amministrazione Comunale e/o dimenticarsi che l’ASP “Romanelli Palmieri” sta beneficiando di un grande ritorno mediatico oltre che di un contributo economico di 800 euro più il pagamento di tutte le utenze nonché di ulteriori migliorie apportate (a carico degli organizzatori individuati dall’Amministrazione Comunale). Sono certo che continuerà a lottare perché Ministero e Regione possano investire sul recupero di quel palazzo, e non solo come in questi giorni venire a Monopoli per visitarlo. Ma sono altrettanto certo che Palazzo Palmieri è anche grazie all’impegno fisico e di manovalanza del sottoscritto, oltre che istituzionale per volontà del Sindaco, che ha ricevuto 11.000 visite durante le Giornate FAI di Primavera nel 2014, insieme a Palazzo Martinelli, facendo risultare Monopoli al posto secondo solo a Milano e agli storici studi della RAI. È la Città di Monopoli (Cultura e Turismo) che ha reso fruibili molti luoghi e possibili tali iniziative, anche per via della programmazione di aperture straordinarie di Chiese e per mezzo di una inedita convenzione con la Diocesi, a decorrere dal 2016, stanziando fondi e investendo intelligentemente.

Di Giorgio Spada e di Giuseppe Campanelli, però, in molti articoli, non v’è traccia, strano. Mi pare che ci si sia maggiormente concentrati sul “Totosindaco” o sui fantasmi passati e possibili di un Consiglio che non c’è ancora, nel mentre che una Città necessiti di ulteriori attenzioni e di un ultimo, fondamentale, sprint, prima delle elezioni, perché entri definitivamente nella storia di una rinascita culturale e turistica mai vista.

Chiedo solo un po’ di onestà intellettuale, perché chi ha deciso di darsi ogni giorno per questa Città, moltiplicando il numero dei voti ricevuti per il proprio tempo dedicato all’impegno con intensità, sia quantomeno gratificato dalla riconoscenza.

Ma io i miei riconoscimenti li ho già ricevuti: il primo è che del PhEST, e di altri eventi strategici, sono stati registrati i rispettivi marchi e questo significa che continueranno anche nei prossimi anni a realizzarsi. E secondo: la mostra ha acquisito ormai una rilevanza internazionale visto che, grazie anche al supporto della Regione, è approdata all’aeroporto di Monaco di Baviera nel periodo del noto appuntamento di “October Fest”, a far conoscere Monopoli e i suoi pescatori, i “Gladiatori di Nettuno”, di cui rivendico, a giusta ragione, titolo e concetto.

Ah, dimenticavo: per tutti quelli che in questi giorni me lo chiedono… le mostre del PhEST sono eventi della Città di Monopoli, non una festa del PD, anche se molti non adoperano la cortesia ed il rispetto per ammetterlo.

Giorgio Spada

Delegato alla Cultura

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