Si chiede all’Assessore Annese un incontro ad horas per definire insieme il da farsi
Il Comitato per il Parco in Lama Belvedere si è riunito lo scorso 8 maggio per analizzare le opere previste dall’assessore Angelo Annese, di concerto con l’Ufficio Lavori Pubblici, da effettuarsi all’interno del Parco di Lama Belvedere, grazie al finanziamento di 1milione e 400mila euro messo a disposizione dalla Città Metropolitana di Bari.
Il progetto, oltre alla riqualificazione e fruibilità dell’area naturalistica (tra viale Aldo Moro e il Polivalente Scolastico), individua 2 interventi, che ricalcano le priorità già sottolineate dal Comitato, in varie occasioni ufficiali, da oltre 10 anni:
Apertura dell’ingresso principale al parco da via S.Anna, adiacente all’attuale ingresso dell’Ospedale S.Giacomo, a pochi metri dal cuore della città, e del viale di accesso, che collega lo stesso ingresso con Corso Umberto.
Realizzazione di un edificio da destinare a Centro Servizi, dimensionalmente adeguato alle esigenze di una cabina di regia (ente gestore, associazione o cooperativa, di comprovate qualità etiche e professionali) e capace di garantire un sufficiente reddito con le diverse attività da svolgersi all’interno del Centro stesso.
Il Comitato ha preso atto del buon lavoro svolto dal gruppo di progettazione dell’architetto Serpenti, su incarico del Comune, in merito alle opere di riqualificazione e fruibilità dell’area naturalistica, per complessivi 450mila euro.
Ha avuto anche modo di apprezzare lo sforzo dell’Ufficio Lavori Pubblici per quanto riguarda la previsione di opere in economia, finalizzate alla realizzazione dell’ingresso da via S.Anna, per complessivi 120mila euro (pur se resta motivo di viva preoccupazione l’assenza di un’idea progettuale a supporto di tale primo intervento, che scongiuri soluzioni “raffazzonate”, non conformi all’importanza, urbanistica e funzionale, di tale ingresso).
Ma ciò che il Comitato ha ritenuto gravemente dannoso per il funzionamento stesso del parco, e ancor più per la sua sopravvivenza nel tempo, è l’assoluta inadeguatezza dell’edificio destinato al Centro Servizi, così come previsto nel primo progetto, non ancora esecutivo, del gruppo Serpenti, e che è stato lasciato praticamente invariato ai fini del nuovo finanziamento.
Tra l’altro, alla realizzazione di tale edificio sarebbero destinabili i circa 550mila euro di finanziamento rimanenti (al netto delle spese generali) se non fosse che una parte della somma si è previsto di spenderla in opere, tra le quali la bonifica dell’alveo e il rifacimento della ringhiera del ponte di via Verdi, molto più opportunamente realizzabili con altri capitoli di spesa e non attingendo a un finanziamento così mirato e difficilmente ripetibile.
Ma il principale difetto è negli spazi previsti. Un’aula conferenze di 300 metri quadrati, a pianta circolare, non serve (a pochissima distanza vi è l’aula magna del Polivalente scolastico) e con l’ampiezza del suo solaio (circa 20 metri di lunghezza) assorbirebbe un’eccessiva quantità di somme disponibili. Al contrario, le molte funzioni utili al buon funzionamento del parco, solo in parte elencate dall’assessore Annese (cit. dalle sue dichiarazioni: “punto di informazione turistica, biblioteca, punto ristoro e servizi igienici”) sarebbero costrette a trovare spazio nei residui 100 metri quadrati previsti.
Questa “soluzione” per il Comitato è quindi inaccettabile sotto tutti i punti di vista e non è sufficiente chiamare in causa i tempi stretti per l’approvazione del progetto esecutivo, il prossimo 20 giugno, sia perché del finanziamento si sapeva già da oltre otto mesi sia perché mancano ancora 40 giorni alla scadenza e c’è il tempo tecnico per agire, se c’è la volontà politica di farlo.
Il Comitato è anche pronto a mettere a disposizione dell’assessore Annese le competenze professionali presenti al suo interno, gratuitamente come ha sempre fatto in questi 18 anni, e chiede all’Assessore un incontro ad horas per definire insieme il da farsi.Angelo Papio