Le nostre città con Vezio De Lucia e Francesco Erbani

15036507_649017665272913_5464339933955182331_nConversazione sulle città e sui luoghi in cui viviamo

Giovedì prossimo (24 novembre 2016) alle ore 18:30 presso la Biblioteca dei Ragazzi di Piazza Garibaldi si terrà “Le nostre città”, una conversazione sulle città e sui luoghi in cui viviamo con Vezio De Lucia, urbanista e saggista e Francesco Erbani, saggista, giornalista del quotidiano “la Repubblica”.

Modererà l’architetto-urbanista Enrico Grifoni, mentre ad introdurre l’evento sarà Domenico Di Leo (Forum Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori).

“Un appuntamento da non perdere – dicono gli organizzatori – parliamo di città e di territori. E lo facciamo con due ospiti e testimoni d’eccezione, come l’urbanista Vezio De Lucia e Francesco Erbani, prestigiosa firma del quotidiano “la Repubblica”, che dialogheranno con Enrico Grifoni e con il pubblico. Sarà una serata per tutti, urbanisti, architetti, progettisti, amministratori, politici, ma soprattutto per tutti i cittadini che si interrogano sul presente e sul futuro dei luoghi in cui vivono”.

Le città e i territori sono oggetto di continue trasformazioni: dettate o condizionate da necessità, da scelte e interessi di vario ordine, generali e particolari, leciti o illeciti.
L’urbanistica è la disciplina che ha – o avrebbe – il compito di prevedere, pianificare correttamente e governare queste trasformazioni, preservando le qualità di città e territori, nell’interesse primario di tutti i cittadini e della qualità della loro vita.

Eppure in tante città piccole e grandi, lungo tutta la penisola, abbiamo assistito e continuiamo ad assistere a uno sviluppo insensato, al trionfo della speculazione abusiva o legalizzata, alla proliferazione di brutte espansioni edilizie e di periferie invivibili, all’espulsione dal centro dei cittadini meno agiati (la cosiddetta “gentrification”), a una cattiva qualità dell’architettura, a un traffico urbano e periurbano ingestibile: tutti fenomeni che negano, offendono, affliggono, minacciano la bellezza di ogni luogo della bella Italia, delle nostre città e, purtroppo, trovano una drammatica rappresentazione a Roma, nella capitale.

Proprio a Roma sembrano concentrarsi emblematicamente, insieme a un meraviglioso patrimonio storico-artistico e paesaggistico, alcune delle malattie che in troppi casi stanno sfigurando il volto del nostro Paese.
E proprio a Roma, Vezio De Lucia e Francesco Erbani hanno dedicato il recentissimo libro “Roma Disfatta” (Castelvecchi), un duro, documentatissimo, amaro racconto del degrado del territorio, che è degrado sociale, culturale, civile, politico.
In precedenza Erbani aveva già dedicato a Roma un altro importante volume, uscito per Laterza (Roma, il tramonto della città pubblica, 2013).

“Roma è ammalata. Ma probabilmente lo è l’intero Paese, con il suo territorio, ferito dall’uomo e da eventi, come anche i devastanti terremoti e il dissesto idrogeologico, nei quali la responsabilità degli uomini e delle loro scelte, economiche e politiche, ha una parte significativa. Parleremo di Roma e di Italia, di Puglia, di Taranto, Bari, Monopoli o Modugno: dei luoghi in cui viviamo. Per comprendere le cause e le radici dei mali che li affliggono e quali sono i possibili anticorpi. Per capire quali sono le partite che oggi si giocano su città e territori, cosa dobbiamo difendere, cosa possiamo fare ancora – spiegano – Prenderemo spunto dai libri citati, ma anche dagli altri preziosi volumi scritti dai due autori: “Nella città dolente” (Castelvecchi, 2013), “Le mia città. Mezzo secolo di urbanistica in Italia” (Diabasis, 2010) di De Lucia, “L’Italia maltrattata” (Laterza, 2003), “Il disastro. L’Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe (Laterza, 2010), “Pompei, Italia” (Feltrinelli, 2015) di Erbani”.

Sono scritti che punteggiano una riflessione svolta negli anni da Erbani e De Lucia con una passione civile e culturale pari solo alla competenza: è una riflessione su temi che ci stanno a cuore e che riguardano da vicino le vite di tutti.

Quest’iniziativa è realizzata grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione “Donne per la città” e con il “Presidio del Libro” di Monopoli, nonché con l’associazione “Terra d’Egnazia”.