Lunedì, ore 12:58
I casi sono seguiti dal noto legale avv. Alberto Sardano
Arresti domiciliari revocati ai sette monopolitani che, a seguito dell’operazione “Bunker” (coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Bari), erano stati sottoposti ad un ordine di custodia cautelare.
Questa mattina, il GIP (Giudice per le Indagini Preliminari) del Tribunale di Brindisi ha revocato la misura degli arresti domiciliari, rimettendo in libertà tutti gli indagati.
Il provvedimento di liberazione verrà notificato dalla Guardia di Finanza.
Il caso è seguito dal noto legale monopolitano avv. Alberto Sardano dell’omonimo Studio Legale.
OPERAZIONE “BUNKER”
Nove persone facenti parte di un’associazione a delinquere dedita all’evasione delle imposte sui prodotti petroliferi ed all’emissione di fatture false erano state destinatarie di misure cautelari personali al temine di un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi.
Il provvedimento era stato adottato, su richiesta del Procuratore Marco Dinapoli e del Sostituto Iolanda Daniela Chimienti, dal Giudice per le Indagini Preliminari di Brindisi Paola Liaci, nei confronti dei nove soggetti che, a vario titolo, tra il 2011 ed il 2014, mediante un articolato meccanismo di frode erano stati accusati di aver sottratto all’accertamento ed al pagamento delle accise 3 milioni di litri di gasolio agevolato.
Nel complesso sarebbero state evase accise per euro 1,8 milioni, IVA per euro 800.000 ed emesse fatture per operazioni inesistenti per oltre 2 milioni di euro.
Il meccanismo fraudolento veniva realizzato mediante l’emissione di fatture false e documentazione contabile artefatta mediante la quale venivano simulati “bunkeraggi” di gasolio agevolato a bordo di motopescherecci, a fronte dei quali i proprietari/comandanti compiacenti ricevevano indebiti compensi.