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Continuano le passeggiate didattiche per “Scopriamo la Città e il Territorio”

Venerdì, ore 16:25

Dalla Porta Vecchia al Castello Carlo V, per passare dalla Cattedrale alla Basilica amalfitana fino alla chiesa di San Domenico, nel borgo antico di Monopoli

Terzo appuntamento per il progetto “Scopriamo la Città e il Territorio”. Questa volta una passeggiata didattica dalla Porta Vecchia al Castello Carlo V, per passare dalla Cattedrale alla Basilica amalfitana fino alla chiesa di San Domenico, nel borgo antico di Monopoli

Il progetto punta alla valortizzazione del “parco rupestre della piana degli ulivi secolari” ed è promosso da Masseria Spina e dal Polo liceale di Monopoli.

Si tratta di un ‘attività di potenziamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto che intende offrire agli studenti la possibilità di fare esperienze dirette di visite guidate, lezioni teorico-pratiche e approfondimneti tecnico scientifici di rilevazione e mappatura.

A guidare i corsisti i professori Maria De Mola, Patrizia Dormio, Cinzia Palazzo  e Paolo Giuri, con la presenza del Dirigente Scolastico, Martino Cazzorla. Prossimo appuntamento in Basilica Cattedrale  per poter effettuare il rilievo fotografico digitale della Basilica monopolitana, dal sagrato agli interni, per realizzare un virtual tour a scopo didattico e divulgativo.

Il progetto si articolerà secondo le seguenti attività: campagna fotografica digitale (esterno e interno) della Cattedrale; elaborazione e realizzazione, tramite software, degli ambienti virtuali per la didattica immersiva (virtual tour); realizzazione delle schede relative all’edificio e ai principali beni mobili artistici; pubblicazione on line del prodotto digitale anche sul portale della Basilica Cattedrale al fine di valorizzare il patrimonio ecclesiastico della Cattedrale e di Monopoli.

L’idea è dunque quella di contribuire a promuovere un cambiamento di tendenza, sensibilizzando le nuove generazioni, in primo luogo attraverso la scuola, circa la necessità di salvaguardare e promuovere il patrimonio artistico culturale locale, partendo dal presupposto che non si può amare, né preservare ciò che non si conosce.