Mercoledì, ore 22:10
La figura dell’ex rettore della Basilica Cattedrale “Maria SS della Madia” attraverso i ricordi del prof. Walter Laganà
Mons.Vincenzo Muolo (1936-2016), per gli amici “Don Vincenzo”, non è più tra noi. La sua recente dipartita lascia un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia e nella Chiesa monopolitana che lo ha visto sempre come unico difensore della Sede Vescovile di Monopoli, che dal 1091 è stata immediatamente soggetta alla Santa Sede, ma anche e soprattutto tra i suoi numerosissimi amici più cari e tra la gente umile che egli ha sempre amato e apprezzato per le fatiche quotidiane che dovevano affrontare con una sentita fede cristiana per una sicura ricompensa nell’Aldilà. Don Vincenzo era sempre presente per tutti e con tutti per ogni momento di bisogno materiale e spirituale. A Monopoli, senza tema di smentita, quando si parlava di Chiesa, di Fede, di Cultura, delle Tradizioni genuine e popolari, del Santuario della Madonna della Madia, di Dio, il pensiero di tutti era rivolto a lui, vero ed unico evangelizzatore in ogni ambiente e in ogni cerimonia religiosa e civile, autentico innamorato di Gesù, della Madonna, della Bibbia, del Vangelo, dello Spirito Santo e di Dio, in spirito e verità. Le sue dotte omelie erano l’eco della sua sensibilità e comprensione per le cose dell’Aldilà, frutto anche di tanti anni di studi nel Seminario e nella vita, di ricerca e di amore per le cose divine e dei misteri della religione cristiana che egli insegnava con convinzione e divulgava e trasmetteva nella scuola e nella vita a tutti coloro che avevano l’amabilità di ascoltarlo. Don Vincenzo non era soltanto un dotto predicatore, ma era soprattutto un operatore culturale e un attento e appassionato cultore del Vangelo e della casa di Dio e del Santuario della Madonna della Madia ed è stato una vera e autentica guida spirituale e morale di varie generazioni dal Battesimo alla Prima Comunione, alla Cresima, al Matrimonio e all’ultimo giorno della loro vita. Soprattutto un appassionato cultore della Festa della Madonna della Madia che egli considerava una Festa di Famiglia, perché, a suo dire, “riaccende in noi più forte la gioia di essere e di sentirci Suoi figli, di ristabilire con Lei un dialogo, di accoglierLa nella nostra vita, nelle nostre case. Maria ci sollecita a fare spazio a Cristo che è capace di rendere un amore umano fedele, felice ed indissolubile, un amore che vive di gratuità, di sacrificio di sé, di perdono e di rispetto dell’altro”. Per organizzare la Festa della Madonna della Madia Don Vincenzo non conosceva ostacoli. Quando nel 1994 durante la crisi del Comitato “Festa Patria” di Via G.Polignani a causa di numerosi creditori che avanzavano denaro, Don Vincenzo con molto coraggio, giacché non trovava nessuno che volesse Mons.Vincenzo Muolo : Una Vita piena di Fede e Carità Dott. Prof. Walter Laganà COMMENDATORE ORDINE EQUESTRE S. SILVESTRO PAPA COMMENDATORE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA GIORNALISTA PUBBLICISTA 70043 MONOPOLI (BA) – VIA LEPANTO, 41 – TEL. (080) 8872365 sottoporsi a questo impegno, a 15 giorni dalla Festa della Madonna della Madia del 14 agosto, fece leva sulla mia profonda devozione per la Madre di Dio, convincendomi con molto tatto, discrezione e gentilezza ad organizzare la Festa della nostra Protettrice senza una lira, sostenendo che ci avrebbe pensato la Madonna. Egli aveva i modi e le parole giuste per spronarti ad iniziare grandi imprese, tanto è vero che con un comitato di amici presso il locale Circolo Culturale “Luigi Russo” di Via Ugo Bassi n.7, mi misi subito all’opera, reperendo i fondi necessari per far fronte alle varie ed essenziali spese senza strafare e senza l’aiuto del Comune di Monopoli, ma soltanto con i contributi spontanei delle imprese locali e di tanti generosi cittadini. La Festa fu fatta nella sua straordinaria essenzialità e riuscì il 14 agosto con una numerosissima partecipazione di pubblico di ogni età e di ogni nazionalità e anche quella storica del 16 dicembre, utilizzando sempre le maestranze locali per le luminarie e la cassa armonica in Piazza V.Emanuele e in Cala Batteria con la novità delle fontane d’acqua come sfondo alla zattera che trasportava la Sacra e Venerata Icona della Madonna della Madia con una fantasia di luci e musiche sacre. Poi in Piazza V.Emanuele si esibì il Gran concerto dell’Orchestra Filarmonica e Solisti del Teatro di Odessa, diretta dal monopolitano M° Nicola Giuliani. A distanza di tempo, giacché siamo nell’anno del Giubileo della Misericordia, sorrido per tutte le cattiverie che alcuni invidiosi e ingrati rivolsero alla mia persona e a Don Vincenzo per una festa organizzata con modestissimi mezzi. Ma Don Vincenzo fu soddisfatto non solo perché riuscì nel suo intento, ma anche perché una Festa così semplice con al centro la Madonna della Madia rispondeva esattamente ai suoi gusti e alle sue aspirazioni, in quanto era il frutto della coralità dei contributi umani, organizzativi e solidali di una popolazione che festeggiava la propria Madre Celeste, senza frastuoni e manifesti commerciali propagandistici di cui non ha proprio bisogno la Madre di Dio. È tutta una questione di educazione, di cultura, di gentilezza, di stile, di amore e di religioso rispetto per la Madonna. Come ricompensa ho ottenuto in seguito che celebrasse in Cattedrale con molta disponibilità e amicizia i matrimoni dei miei figli Lucia, Bruno e Adelina e il 25° anniversario del mio matrimonio con Caterina. L’Amministrazione Comunale di Monopoli potrebbe già da oggi pensare di intitolargli una strada per meriti civili e religiosi. A questo suo immenso amore per Dio si devono tutti i lavori di restauro interno ed esterno della Chiesa Basilica Cattedrale. A lui si devono la costanza nell’operare e nel suo modo signorile di chiedere i finanziamenti necessari alla Regione Puglia, al Comune di Monopoli ed ai singoli cittadini. E non solo. Egli ha voluto valorizzare ogni dipinto, ogni statua, ogni oggetto sacro e i paramenti sacerdotali oramai dismessi e tutti i reperti archeologici delle precedenti edizioni della Cattedrale pre-romanica e romanica e del luogo dove sono sorte con riferimento anche al periodo pagano. Nulla è sfuggito alla sua attenzione di curioso e di studioso, sempre attento a valorizzare ogni cosa, conservando sempre la loro genuina creatività. Il restauro integrale della Cattedrale con tutti gli arredi, gli organi, l’illuminazione interna ed esterna e quelli dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento e il Museo Archeologico sono e rimangono, fra l’altro, le tracce visibili ed indelebili di una vita spesa interamente per la Fede in Dio e per l’esaltazione che la Fede Cristiana ha espresso nei secoli. È stato anche un buon custode dell’Icona della Madonna della Madia, il cui restauro del Maestro Cesare Franco ha seguito con trepidazione nel novembre del 1980 presso l’antico Seminario. Don Vincenzo ora riposa in pace, sicuro di essere stato un “servo devoto di Dio”, sorgente inesauribile di gioia e serenità, in una vita nuova, radicalmente trasformata, lontana dall’egoismo calcolatore e ipocrita del mondo d’oggi.
Walter Laganà (Due volte Sindaco della Città di Monopoli)