Vicenda Ecoleather, gli ex dipendenti non demordono. Nuovo sit-in a Palazzo di Città

Mercoledì, ore 23:24

Parla in esclusiva Roberto Aprile dei Cobas Brindisi

Richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, ma soprattutto della massima Assise cittadina è la motivazione che, lunedì scorso, ha spinto in mattinata gli ex dipendenti dell’Ecoleather di Monopoli ad organizzare l’ennesimo sit-in davanti alla sede del Municipio.

In quest’occasione era presente il Presidente del Consiglio Comunale di Monopoli, Aldo Zazzera.

A scendere nei particolari dell’annosa vicenda in un’intervista esclusiva rilasciata alla nostra redazione di “The Monopoli Times” è Roberto Aprile dei Cobas Brindisi che sostiene la “battaglia” dei lavoratori, i quali non hanno accettato l’auto-licenziamento con un bonus di 8 mila euro: “si è radunato un gruppo di lavoratori che alimentano la speranza di poter tornare a lavoro – spiega – l’iniziativa del sit-in è stata fatta per richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale e, di tutto il consiglio comunale a mantenere gli impegni presi: quelli di convocare l’Ecoleather ad un prossimo appuntamento (atteso sino al 29 febbraio): ad un consiglio comunale monotematico in cui discutere degli stessi argomenti posti in precedenza, cioè quello del piano industriale e del piano ambientale”.

IL GIOCO VALE LA CANDELA?

Proprio in merito a quest’ultimo punto, ci si continua ad interrogare se “il gioco valga la candela”: “a fronte di un pezzo significativo di costa ceduto con possibile inquinamento ambientale – incalza Aprile –  e di tutti i licenziamenti, se non sia il caso di ritirare le autorizzazioni e sfruttare quella zona in maniera differente”.

“Sosteniamo la necessità di ottenere questa risposta” tuona, annunciando che qualora la nota conceria monopolitana ritenesse di non partecipare alla prossima seduta di Consiglio Comunale, che quest’ultima sia celebrata davanti alla sede di Ecoleather come “forma di dissenso a questo diniego che non riusciamo a comprendere”.

I LAVORATORI COMBATTONO PER IL REINTEGRO

Nel frattempo, però, gli ex dipendenti non demordono: “noi stiamo continuando a lavorare su due fronti: quello di far ricollocare i lavoratori in mobilità a lavoro, visto che ci sono commesse ridondanti in azienda e quello, invece, di vincere la causa in tribunale”. In contemporanea, prosegue l’azione in Regione affinchè sia proprio il Governatore Michele Emiliano a chiedere all’Ecoleather una riunione per visionare i programmi, ma soprattutto “per riportare tutto ad un terreno di normalità”.

Inoltre, una denuncia per peculato per distrazione incomberebbe sull’impresa: “usare in modo errato la cassa integrazione e la mobilità – asserisce Roberto Aprile dei Cobas – è un reato e perciò cercheremo di arrivare anche a questo”.

“ECOLEATHER VOLEVA EVITARE GRANE”

La faccenda non ha fatto altro che indurre Aprile a riflettere su cosa abbia spinto l’azienda a proporre ai dipendenti da licenziare la modica cifra di 8 mila euro: “ho molto riflettuto su questa storia – rivela – l’Ecoleather ha investito un milione di euro per le non opposizioni al licenziamento. Secondo il mio parere, si è trattato di un investimento per non avere grane sulle altre commesse, in modo tale che fossero gestite come meglio avrebbero creduto”.


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