Ultim’ora: Tenta il suicidio, monopolitana d’adozione salvata in extremis

Giovedì, ore 09:28

Prima che imbrunisse è stata avvistata dalla Guardia Costiera di Monopoli

Alle ore 16.45 di ieri, 11 novembre 2015, perveniva dal Commissariato di PS  di Monopoli segnalazione inerente  probabile tentativo di suicidio di una signora lungo la costa di giurisdizione in localita’ non nota. Iniziavano le ricerche con mezzi terrestri del locale Commissariato e della locale Capitaneria di Porto. Inoltre in mare veniva disposta l’uscita della M/V 887 per pattugliare la costa.

La signora munita di vettura colore bianco marca Renault modello Megan si era allontanata da casa da qualche ora.

Alle ore 16.50 la M/V CP 887 mollava gli ormeggi per pattugliamento a nord di Monopoli sottocosta e vettura cp 2825 pattugliamento da terra litorale sud.

Alle ore 17.08, grazie alla perizia marinaresca e all’intuito del comandante dell’unita’ in mare, M.llo Gianluca Schifeo, veniva gia’ avvistata la donna aggrappata alla scogliera in localita’ Cala Monaci nel punto di coordinate lat. 40°57,870’N – long. 017° 17,149’E.

Alle ore 17.15 il 2°c° np Moretti Giacomo, in servizio presso l’ufficio circondariale marittimo di monopoli, non esitava a tuffarsi dalla vedetta CP 887 per soccorrere la donna che nel frattempo era scivolata in mare dalla costa a picco alta circa 2,5 metri. La donna, che inizialmente si opponeva ai soccorsi e dichiarava l’intento di suicidarsi, veniva convinta dal militare ad essere aiutata e portata a bordo della vedetta. La donna in leggero stato confusionale con un  inizio di ipotermia, veniva portata a bordo nell’unita’, nel porto di monopoli dove era presente il personale sanitario del 118.

La signora, nativa  di Castellana, ma residente a Monopoli, classe 1957, poi sottoposta ai controlli medici e’ in buone condizioni di salute. Qualche minuto di ritardo sull’intervento della Guardia Costiera monopolitana, effettuato all’imbrunire, avrebbe reso piu’ difficoltoso l’avvistamento e il recupero che, se effettuato anche alcuni minuti piu’ tardi avrebbe potuto causare conseguenze piu’ gravi, dovute al freddo e all’ipotermia.

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