Pacco sospetto al Porto di Bari a bordo di una nave da crociera in arrivo dalla Grecia, ma è un’esercitazione

Intervento degli artificieri e delle unità cinofile della P.S., insieme ai VV.F., finalizzato ad effettuare una bonifica e scongiurare qualsivoglia ulteriore minaccia terroristica che potesse mettere a repentaglio la sicurezza della nave, dei passeggeri, nonché dell’intera comunità locale

 

E’ stata effettuata questa mattina l’esercitazione complessa denominata “SECURITY 2023” coordinata dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Bari, sede del 6° MRSC – Centro Secondario di Coordinamento del Soccorso Marittimo.

All’operazione hanno partecipato, con sinergica cooperazione, i diversi soggetti pubblici e privati chiamati a concorrere, ciascuno per le rispettive competenze, in caso di emergenze come quella simulata in data odierna.

Nello specifico, lo scenario operativo ipotizzato ha riguardato la simulazione di segnalazione di un pacco sospetto rinvenuto a bordo della nave da crociera Costa Deliziosa in arrivo dalla Grecia.

L’esercitazione ha avuto inizio quando il Comandante della nave, durante le operazioni di manovra presso il terminal Crociere, banchine 13-14 del porto di Bari, prima di iniziare le procedure di sbarco dei passeggeri, veniva allertato telefonicamente dalla Compagnia di navigazione che segnalava la presenza a bordo di un pacco sospetto a bordo. L’informazione veniva confermata anche da un’altra telefonata ricevuta dalla centrale operativa della Capitaneria di porto. Pertanto, il Comandante della nave, in collaborazione con lo Ship Security Officer di bordo, avviava il piano di ricerca previsto dallo Ship Security Plan contattando contestualmente telefonicamente la sala operativa del 6° M.RS.C. Intanto, durante le procedure di manovra per l’arrivo della nave all’ormeggio le squadre di security di bordo individuavano il pacco sospetto comunicandolo all’Autorità Marittima.

L’obiettivo dell’esercitazione svolta è verificare la risposta, sia a terra che a bordo, del personale impiegato nei controlli di security, le modalità di attuazione delle procedure di evacuazione evitando situazioni di panico o di allarmismo che “potrebbero” sortire effetti gravi sul buon esito dell’attività, consentendo lo sbarco in sicurezza dei passeggeri e l’isolamento del pacco a cura degli artificieri della polizia di stato intervenuti a bordo, per verificare se si trattasse di esplosivo.

Durante l’operazione inoltre si è provveduto pertanto ad attuare le disposizioni in essere nei Piani di sicurezza previsti per tale tipo di situazioni  di emergenza cercando di agire senza ritardo, contando su elevate capacità di integrazione/interazione delle varie componenti/forze concorrenti sulla base di accordi pregressi, procedure consolidate, esperienze maturate e fiducia reciproche.

All’unisono tutta l’organizzazione marittima riunitasi per la circostanza in un “tavolo di crisi”, dunque, Prefettura, Questura, Polizia di frontiera, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri,  Dogana, Autorità di Sistema del Mare Adriatico meridionale, Piloti, Rimorchiatori ed Ormeggiatori del porto di Bari, con il prezioso contributo di Costa Crociere, ha posto in essere azioni immediate al fine di mitigare o eliminare il rischio di eventi dannosi o situazioni di pericolo a discapito dell’elemento umano, dell’ambiente e delle infrastrutture portuali.

Inoltre è stato interessante verificare l’interazione tra i piani di security del porto di Bari ed il Piano Cristoforo Colombo, nonché le discendenti azioni da attuare proprio in scenari di natura terroristica come in questi casi.

Da evidenziare ad esempio, l’intervento degli artificieri e delle unità cinofile della P.S., intervenute a bordo, insieme ai VV.F., finalizzato ad effettuare una bonifica e scongiurare qualsivoglia ulteriore minaccia terroristica che potesse mettere a repentaglio la sicurezza della nave, dei passeggeri, nonché dell’intera comunità locale.

Durante la suddetta operazione complessa “è stata valutata la prontezza, lo stato emotivo e la capacità di tutti i singoli competenti elementi organizzativi delle amministrazioni coinvolte, valorizzando ed implementando la consapevolezza situazionale prodromica alla gestione delle situazioni in condizioni di massimo stress, al fine di garantire il fine istituzionale che tutte le amministrazioni dello Stato perseguono: la sicurezza.

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