PAT BATTSTONE in concerto a Monopoli

Presentato il nuovo CD “Dream Notes”

PAT BATTSTONE in concerto, ieri, a Monopoli presso il Salone del Conservatorio “Nino Rota”, dove è stato presentato il nuovo CD “Dream Notes” di Giorgia Santoro & Pat Battstone improvisations to the artwork. “Appunti onirici” of Daniela Chionna.

Tra gli ultimi album in uscita, vi è Dream Notes (Appunti Onirici), il nuovo album del pianista statunitense Pat Battstone e della flautista salentina Giorgia Santoro, rilasciato il 4 ottobre 2019, con l’etichetta discografica Leo Records.
La particolarità dell’album è questa fusione tra il flauto suonato da Giorgia Santoro e il pianoforte suonato da Pat Battstone, una fusione che crea un atmosfera particolare, con suoni ”selvaggi”, che ricordano il richiamo della foresta. Infatti, Dream Notes è un insieme di ”appunti di viaggio in una foresta che abita il sogno, una rivelazione, un viaggio incantato … il piano, il flauto, i suoni di animali”. Gli stessi titoli di alcune tracce si rifanno alla natura, come ”The Forest Within”, ”Attraverso i rami”, ”The flowers of Benten”, ”Beyond the river banks”.
L’album è formato da 11 tracce, accompagnate a loro volta da dipinti, quelli dell’artista Daniela Chionna, che possiamo trovare
nel libretto dell’album. In un certo senso per capire meglio il significato delle atmosfere sonore che si creano nell’album
bisogna guardare questi dipinti, visto che è da questi dipinti che il pianista e la flautista hanno preso ispirazione. Un elemento che subito attira la nostra attenzione sono quei rami che vengono ripresi in più dipinti, che l’artista Daniela Chionna descrive come ”appunti onirici”. L’ idea di riprodurre musica sui dipinti di Daniela è nata nel 2017. Da li dopo diversi incontri tra loro è nato il progetto che possiamo ascoltare in questo album.

Pat Battstone ha affermato: ”E’ dal momento in cui ho visto le opere di Daniela Chionna che ho avuto una forte affinità per loro.
Erano una rappresentazione visiva della musica che stavo suonando. Allo stesso modo Daniela, sentendo la musica che stavo
realizzando, trovava familiare e comprensiva risonanza. La sua serie di dipinti “Immersion” è stata realizzata mentre ero assorbito
dalle registrazioni di Elements e Kaleidoscope. Così è nata una collaborazione. Dal nostro incontro iniziale entrambi abbiamo
pensato di combinare opere visive e auditive. Il lavoro preimpostato è il risultato della coltivazione e maturazione della
nostra visione condivisa.

Patrick Battstone ha iniziato ad esibirsi professionalmente all’età di 14 anni, suonando in vari gruppi rock, blues e R&B nell’Ohio meridionale. All’età di 18 anni, aveva ricevuto lezioni da Stan Kenton e Gary Burton, era stato seguito da Oscar Treadwell (Oska T), e aveva suonato con i musicisti di registrazione di James Brown e membri del musical“Hair”.

Nel 1973 frequenta il Berklee College of Music e poco dopo diventa allievo sia di Mme Chaloff che di Charlie Banacos. Uno dei suoi gruppi, che ha caratterizzato l’amico della città natale Grover Mooney, ha aperto il leggendario 1369 Club a Cambridge nel 1975. Durante gli anni 80, Patrick studiò le opere di Scriabin sotto il famoso Serge Conus. Nel 1986 ritorna al jazz, studiando con Joanne Brackeen per un periodo di 6 anni. Negli ultimi dieci anni ha goduto dell’amicizia e della guida di Paul Bley e Marilyn Crispell.

Egli è fluido in entrambe le apparenze solistiche e ensemble leader; in entrambi i contesti acustici così come elettrici. I suoi ultimi 10 CD – Mystic Nights, The Last Taxi, Beyond the Horizon, From Dream to Dream, Rylesonable, Elements, In Transit, Travelling Light, New Destinations, e Appunti Onirici – hanno avuto tutte ottime recensioni sulle classifiche CMJ jazz per un numero di settimane.

Le sue ultime avventure sono state in collaborazione con i circoli musicali pugliesi. Dal 2016 ha inciso e prodotto 7 CD con musicisti e cantanti italiani. È apparso con Gianna Montecalvo, Cinzia Eramo, Giorgia Santoro, Adolfo La Volpe, Francesco Massaro, Francesco Cusa, Giorgio Vendola, Camillo Pace, Nico Catacchio, Chris Rathbun, Marialuisa Capurso, tra gli altri. Fin dal suo primo arrivo in Italia, ha suonato al Jonio Jazz Festival, al Gela Jazz Festival, alla International Jazz Day (Siracusa) e al Jazzit Festival (Andria).

Giorgia Santoro è una flautista salentina. Si è diplomata in Flauto Traverso presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce e in Musica Jazz presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli. Si è inoltre specializzata in Ottavino presso il Conservatorio “Morlacchi”di Perugia; e in Didattica dello strumento, presso il Conservatorio “N. Rota” di Monopoli. Ha frequentato numerosi corsi di perfezionamento in Italia e all’estero; Ha vinto numerosi prestigiosi concorsi nazionali e internazionali; Ha ricevuto le borse  di studio per il Berklee College of Music, il Master Jazz tenuto dal M ° Giorgio Gaslini e per il corso di Improvvisazione guidato dal M ° Butch Morris al Roccella Jonica Jazz Festival. Ha lavorato con molti compositori italiani e internazionali; Si esibisce spesso in concerti in Italia e all’estero come solista, in orchestre e in vari gruppi da camera. Oltre ad essere una performer, è anche professoressa di flauto nel Conservatorio di Monopoli.

Daniela Chionna è un artista italiana. Ha studiato all’Istituto Statale d’Arte Grottaglie (Ta) – Istituto per l’Arte e il Restauro Lecce – Firenze) – Contemporary Art, Light Art, Design. Si occupa di design e arte contemporanea dal 1989, fa il suo esordio nel 1995 in occasione dello Spoleto Festival con una collezione di “mobili evocativi” – Arte -Design. Nel 2002 crea Quadri e Contenitori di Luce (Light Art), progetto selezionato per il Salone Satellite 2002 in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano, con pubblicazioni su riviste di settore nazionali e internazionali; collabora con il Centro di produzione Rai di Torino, con il Pitti Immagine di Firenze, con Braka Production per il film “Nomi e Cognomi” – distribuzione nazionale. Ha rilasciato interviste per: Rai, Canale5, Rete Quattro, Tele Norba. Dal 2013 intraprende un nuovo percorso lasciando spazio a una ricerca prevalentemente pittorica con saltuarie incursioni nella scultura e l’installazione. Nel 2018 è presente ad Arte Padova con un ciclo di opere dedicate ai non luoghi o luoghi della creazione; una riflessione sul campo quantico e le infinite energie che lo pervadono, dove mai è trascurata la dimensione onirica – simbolica sempre tesa ai differenti livelli di trasfigurazione astratta. Nel 2019 espone in occasione di Contemporary Art-Expo – Osaka.