Richiesta la sospensione dei lavori nell’area naturalistica del parco Lama Belvedere

Appello/denuncia al Sindaco e lettera agli Enti di controllo del Comitato


Lavori in corso al Sentiero Beato Piergiorgio Frassati


Il Comitato per il Parco Lama Belvedere, a seguito della mancanza di ogni tipo di riscontro alla richiesta di sospensione dei lavori nell’area naturalistica del parco (“Come elefanti in una cristalleria” – 22 febbraio 2019) invia il suo appello al Sindaco di denuncia del peggioramento della situazione e la lettera spedita agli Enti di controllo e alle Associazioni nazionali.

L’APPELLO AL SINDACO

LA LETTERA AGLI ENTI DI CONTROLLO

CRONISTORIA PARCO LAMA BELVEDERE

3 dicembre 1999 Conferenza cittadina promossa dal gruppo spontaneo costituitosi. 13 esperti  relazionano sul rapporto tra verde e città da vari punti di vista (da quello culturale a quello ecologico, da quello giuridico a quello teologico, dall’urbanistico allo scolastico).

L’Amministrazione si chiude a ogni confronto e conferma la volontà di realizzare sull’area la strada prevista dal PRG.

gennaio 2000 Nascita del Comitato per il Parco in Lama Belvedere, politicamente trasversale, con la presenza di osservatori di tutti i partiti al suo interno.

Gli studenti del corso di Progettazione Urbanistica del Politecnico di Bari affiancano il Comitato nell’elaborazione di un progetto di tutela e riqualificazione ambientale dell’area.

5 marzo 2001 Il Consiglio Comunale, autoconvocatosi con sette firme di Consiglieri di maggioranza e nove di opposizione, delibera la perimetrazione dell’area da destinare alla realizzazione del Parco Urbano di Lama Belvedere e stralcia definitivamente la strada prevista al suo interno, in variante al PRG vigente.

Il comitato si fa promotore del processo di mediazione con i proprietari delle aree interessate dall’istituzione del parco.

24 luglio 2001 Il Consiglio Regionale modifica la LR 19/97 e inserisce la Lama Belvedere nell’elenco delle istituende Aree Protette Regionali previsto all’art. 5
7 agosto 2001 Manifestazione cittadina in Piazza Vittorio Emanuele con presentazione del numero monografico della rivista nazionale Urbanistica Dossier su Lama Belvedere con la partecipazione gratuita del gruppo musicale cileno Inti-Illimani
5 novembre 2001 Presentazione del progetto definitivo per il Parco di Lama Belvedere con richiesta di finanziamento P.O.R. (misura 1.6 relativa alle aree protette) a firma del Sindaco. Il progetto, realizzato gratuitamente da 13 professionisti del comitato cittadino, porta la firma del dirigente dell’UTC di Monopoli ing. Giuseppe Pezzolla.
giugno 2002 L’esperienza viene inclusa come “Good Practice” nel database curato dall’Agenzia Habitat delle Nazioni Unite a Dubai. Nello stesso periodo il Parco e il suo iter partecipativo sono oggetto di Convegni nazionali e internazionali, nonché argomento di numerose Tesi di Laurea e Articoli su riviste specialistiche
9 giugno 2003 Elezioni Amministrative cittadine. Nella campagna elettorale tutte le forze politiche hanno sostenuto nei loro programmi la realizzazione del Parco. Diviene assessore all’Ambiente, Città e Territorio il prof.ing. Franco Selicato.
21 luglio 2004 Apertura, presso l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, della Preconferenza per l’istituzione del Parco in Lama Belvedere tra le aree protette della Regione Puglia.
dicembre 2004 Il Dirigente dell’UTC affida l’incarico per la redazione del progetto esecutivo, relativo al primo lotto di lavori sull’area tra l’ospedale e V.le A.Moro, all’architetto Giovanni Muolo.
giugno 2005 Un giovane naturalista del Comitato realizza un’analisi floristica sulle essenze autoctone presenti nell’area della Lama Belvedere.
giugno 2006 Dopo un anno di osservazioni, un gruppo di giovani naturalisti del Comitato, appartenenti al Circolo WWF di Conversano, completa uno studio sulla fauna del parco.
novembre 2006 L’Ufficio Tecnico del Comune di Monopoli, nella persona dell’architetto Di Palma, redige il progetto definitivo dell’area naturalistica del parco, in collaborazione con un gruppo di tecnici del Comitato. Il progetto viene finanziato per un importo complessivo di 600mila euro.
settembre 2008 Incontro presso il Comune di Monopoli tra due dirigenti della Rete Ferroviaria Italiana e  funzionari dell’Ufficio Tecnico Comunale della Ripartizione Lavori Pubblici per concordare la cessione della Area delle Fogge, complesso di cisterne d’acqua interrate situate a monte del parco.
25 aprile 2010 Manifestazione “Liberazione. Festival dei Diritti”. Decine di associazioni di volontariato, comitati cittadini e singoli cittadini organizzano una giornata di festa nel parco. Grotte illuminate, bancarelle gastronomiche e un palco con interventi, pezzi teatrali e gruppi musicali giovanili danno vita a una vera e propria inaugurazione spontanea e autogestita del parco. Partecipano circa 7.000 persone.
3 luglio 2011 Inaugurazione del sentiero dedicato alla figura di Pier Giorgio Frassati, nella parte naturalistica del parco, per iniziativa delle Confraternite religiose di Monopoli.
29 settembre 2011 Inaugurazione del I° lotto del parco, “Il Giardino Urbano”, compreso tra l’Ospedale e viale Aldo Moro.
2 agosto 2018 Inizio lavori del III lotto del parco, relativo al “Percorso Naturalistico”, compreso tra viale Aldo Moro e via S.Marco, per un importo di € 1.400.000,00 (canale di finanziamento “Periferie Aperte”, attraverso la Città Metropolitana di Bari).
9 ottobre 2018 EventoIl Parco di Monopoli tra sogni e paure” con la proiezione del videoIn volo sulla Lama”, presso il Teatro Mariella, organizzato dal Movimento Manisporche.
14 ottobre 2018 Giornata Nazionale del FAI 2018, dedicata a Monopoli alla Lama Belvedere. Visita guidata alle bellezze del parco con la collaborazione degli studenti del Polo Liceale di Monopoli, di esponenti del Comitato Parco e del Movimento Manisporche.
5 novembre 2018 Conferenza stampa, presso il Municipio di Monopoli, tenuta dal sindaco Angelo Annese, insieme al Comitato Parco Lama Belvedere e al FAI-Circolo di Monopoli, per promuovere la raccolta firme “I Luoghi del Cuore”.
16 novembre 2018 Iniziativa della Galbani nel Parco, a conclusione della sua Convention nazionale. Pulizia di una zona degradata e appartata, costituita da grotte e folta vegetazione. Installazione di giochi e attrezzature, donati dall’Azienda alla città di Monopoli.
6 febbraio 2019 La raccolta firme per i Luoghi del Cuore FAI raggiunge in 4 settimane il numero di 4.796, attestando il parco al 90° posto nazionale e garantendo l’accesso per il Comune a un bando di finanziamento.

Contributi tecnici sulla vicenda di due dottori naturalisti

Monopoli 10 maggio 2019

Parco Lama Belvedere a Monopoli. Aspetti faunistici

Lama Belvedere è, per estensione, aspetti floro-faunistici, storici e sociali, una delle lame più importanti del territorio comunale di Monopoli.

Come tutte le lame, fondamentale è la sua funzione di corridoio ecologico, permettendo alla fauna di spostarsi dalle aree naturali e seminaturali collinari alle zone costiere, fungendo inoltre da sito di rifugio e riproduzione per un gran numero di specie, anche rare, localizzate e minacciate a livello nazionale e/o europeo. Essa rappresenta infatti uno dei pochi tratti del territorio monopolitano pianeggiante e costiero ancora allo stato semi naturale. Nel tratto compreso tra la foce e l’area dove la lama interseca Via Castellana, nel corso degli ultimi 10 anni, sono state censite ben 103 specie di uccelli, numero davvero notevole se si pensa che tutto il tratto considerato ricade in ambito urbano! Di queste, almeno 23 sono nidificanti (certe o da confermare), mentre le altre utilizzano la lama saltuariamente, per motivi trofici o di riposo, durante le migrazioni oppure per svernarvi. La lama riveste un ruolo chiave anche per la conservazione di altri gruppi faunistici, quali ad esempio i sempre più minacciati chirotteri (pipistrelli), che trovano rifugio nelle cavità carsiche e arboree all’interno dell’alveo.

I lavori relativi al III loto, avviati dall’Amministrazione comunale, appaiono in netto contrasto con quella che è la finalità ecologica sopradescritta del sito. In particolare il tratto compreso tra Via Verdi e Via Castellana, quello caratterizzato dalla maggiore naturalità e di conseguenza di maggiore interesse naturalistico ed ecologico, non avrebbe dovuto essere sottoposto ad interventi drastici come invece sta accadendo, con massiccio utilizzo di cemento, mezzi pesanti in transito finanche all’interno dell’alveo della lama, tagli della vegetazione naturale, ecc. Più semplicemente e con un notevole risparmio economico, ci si sarebbe dovuti limitare ad interventi leggeri, limitati, essenziali ed eseguiti manualmente. Interventi tanto drastici, per giunta eseguiti in pieno periodo primaverile, la stagione più delicata per la fauna selvatica, rischiano di compromettere in modo drastico la conservazione di molte delle specie che frequentano il sito. Ci si auspica che l’Amministrazione comunale sia disponibile a dialogare con i tecnici del comitato, ed esempio sospendendo i lavori più invasivi almeno sino al termine del periodo primaverile.

Dr. Simone Todisco

Parco Lama Belvedere a Monopoli. Aspetti botanici

Anche in questo caso l’Amministrazione comunale è rimasta fedele alla linea “del cemento e del metallo”. Ma quando questi due elementi, in maniera così invasiva, li vedi in quel tratto di lama che fino a poco tempo fa si distingueva per la sua naturalità, il pugno non arriva solo all’occhio ma anche al cuore. Mettendo da parte i colori politici, come può un’Amministrazione approvare un progetto così impattante su un tratto di lama il cui scopo doveva essere semplicemente conservare lo stato naturale dei luoghi rendendolo fruibile in maniera ecosostenibile? A questo auspicava un Comitato cittadino che ormai da un ventennio, in quel tratto vedeva sentieri naturalistici “incorniciati” da semplici staccionate e panchine in legno, pannelli esplicativi sulla flora, la fauna e la storia dei luoghi. Senza tener conto che quelle “opere” costose, oramai installate, in un luogo dal punto di vista idrogeologico così dinamico, non favorirebbero nemmeno il drenaggio delle acque meteoriche. Anche quell’ultima oasi di macchia mediterranea nel cuore della nostra città è compromessa, un luogo in cui, ricordiamolo, siamo solo ospiti.

Dr. Francesco Angiulli