FOTO – L’opposizione chiede le dimissioni del Sindaco Annese e della sua Giunta

Al vaglio, qualsiasi azione possibile

Nella conferenza stampa di mercoledì indetta per incontrare stampa e cittadini per fare il punto della situazione dopo il Consiglio Comunale in cui l’opposizione – che compatta aveva presentato una proposta di delibera sul “Piano Casa” – si è opposta alla delibera della maggioranza, i Consiglieri Comunali di minoranza hanno chiesto le immediate dimissioni del Sindaco Annese e della sua Giunta, annunciando di voler intraprendere qualsiasi azione che dovesse rendersi utile e necessaria.

Dopo una breve introduzione del Consigliere Comunale Silvia Contento (Contento per Monopoli) ed aver mostrato uno stralcio dell’intervento del Consigliere Comunale Francesco Tamborrino (Insieme per Monopoli) in Consiglio Comunale per chiarire alcuni passaggi in Consiglio Comunale, prima di giovedì e dopo l’approvazione della delibera, la Consigliera Comunale Sonia Giulia Cazzorla (Movimento 5 Stelle) ha messo in evidenza tutta una serie di presunte “coincidenze” sull’iter di approvazione della delibera, da considerarsi “illegittima” sino all’approvazione della Legge Regionale del 12 aprile scorso, avvenuta dopo la prima convocazione di Consiglio Comunale andata deserta per il punto 6) inserito in attesa dell’approvazione della proposta di legge regionale che l’avrebbe in qualche modo legittimato.

A parlare dell’emendamento presentato last minute dalla maggioranza è stato il Consigliere Comunale Feliciano Indiveri (Partito Democratico); questione approfondita dal Consigliere Comunale Angelo Papio (Manisporche). All’Amministrazione Comunale si chiede infatti una simulazione di calcolo: “Hanno nascosto una speculazione edilizia dietro al vestito di un valore sociale inestimabile che avrebbe compensato abbondantemente tutto. Abbiamo fatto le nostre simulazioni, calcoli e ad essere generosi, a voler esagerare non arriviamo al 2%; non riusciamo a raggiungere 2 alloggi di edilizia residenziale popolare ogni 100”. E in merito al “Piano Casa” ha precisato: “La Regione permette anche di non prendere in nessuna considerazione quelle che sono le maglie concesse dal Piano Casa e noi abbiamo un tale piano urbanistico che rende possibile tutto, che con una progettazione ed una pianificazione alle spalle rende tanto inopportuno il Piano Casa che la stessa figura di consigliere regionale che ha promosso questi emendamenti che hanno allargato le maglie ha riconosciuto che a Monopoli non aveva senso”.