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Videochat a “luci rosse”, ricattato un 40enne monopolitano

In questi casi, evitare di intraprendere sessioni di video-chat con sconosciuti e comunque non cedere al ricatto

La poca dimestichezza ed un incauto utilizzo dei social, strumento che oggigiorno è proprio a portata di tutti – basta infatti avere un semplice smarthphone – misto alla cattiva fede dell’interlocutore, che è dall’altra parte dello schermo e si nasconde dietro una tastiera, può far incorrere in alcuni spiacevoli incidenti.

Qualche settimana fa, infatti, un 40enne monopolitano è stato ricattato da una donna con la quale era in contatto e ha tenuto una videochat hard che, dopo averlo filmato ed avergli mostrato il video, gli ha chiesto di corrispondere la somma di 800 euro per evitare che le immagini fossero diffuse pubblicamente ed ai suoi contatti, opportunamente salvati prima che la potesse bloccare.

Un classico ai giorni nostri.

Pagare, tuttavia, non è la soluzione: non è garantito infatti che il video non sia comunque diffuso e che pertanto non continui la richiesta di denaro. Un’estorsione in piena regola che va denunciata nonostante le indagini che ne scaturiscono siano molto complesse ed articolate.