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Convento di San Leonardo, siglato il protocollo con la Città Metropolitana

Per il supporto alle attività connesse alla partecipazione al bando “Rigenerazione urbana sostenibile”

Schema di protocollo di intesa con la Città metropolitana di Bari approvato per il supporto alle attività connesse alla partecipazione (e nelle attività di gestione delle stesse nel caso di esito positivo della candidatura) al Bando Pubblico Regionale per la selezione delle Aree Urbane e per l’individuazione delle Autorità Urbane in attuazione dell’asse Prioritario XII “Sviluppo Urbano Sostenibile” – Azione 12.1 “Rigenerazione urbana sostenibile” del POR FESR- FSE 2014-20, per il perseguimento degli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale.

La Giunta Comunale, nella seduta del 10 ottobre scorso, ha assunto – su proposta dell’Assessore alle Contrade ed Infrastrutture Angelo Annese – il formale impegno finanziario per la quota di cofinanziamento di competenza comunale di € 450.000 su un costo complessivo dell’intervento di € 3.950.000.

La strategia di sviluppo urbano sostenibile sviluppata ha individuato quale principale intervento la riqualificazione dell’ex convento San Leonardo, considerato luogo nevralgico del centro storico per fornire nuovi servizi alla cittadinanza. Nei mesi scorsi sono stati attivati una serie di incontri e conferenze cittadine di consultazione dei soggetti pubblici e privati, nel corso dei quali sono state lanciate diverse idee.

L’intervento proposto consiste nel recupero funzionale e nell’efficientamento energetico di un bene-contenitore culturale di importanza strategica che oggi versa in stato di abbandono e che si ritiene in grado di rappresentare elementi identitari forti che stimolino già di per sé l’aggregazione sociale al fine di dare impulso alla capacità attrattiva del territorio nei confronti dei cittadini ed innescare processi di qualificazione e rivitalizzazione di parti di città.

L’immobile, di grandi dimensioni, sorge in posizione baricentrica rispetto all’ambito di intervento ed accanto alla chiesa di San Leonardo. Costruito nella prima metà del 1500, per alcuni secoli ha ospitato decine di monache ed è stato confiscato dallo Stato dopo l’Unità d’Italia. Fino alla fine del secolo scorso è stato sede di scuole tecniche, del liceo ginnasio ed infine di un istituto per le attività marinare. L’edificio ha una consistenza di circa 1.000 mq a piano per due piani fuori terra, oltre ad un grande chiostro interno e ad una cripta al piano interrato. Le condizioni statiche sono discrete ma il degrado delle murature e dei pavimenti risulta essere importante. Le caratteristiche architettoniche e decorative non sono andate perdute e nella rifunzionalizzazione ed efficientamento energetico dell’edificio si dovranno certamente conservare e valorizzare; si dovrà dunque procedere ad un restauro conservativo che non stravolga i caratteri storici e tipologici dell’ex convento, garantendo al contempo un’altissima efficienza energetica.

In questo “contenitore culturale” si prevede di ospitare spazi di relazione e connessione sociale, quali ad esempio gli sportelli informativi, i laboratori di formazione per soggetti in difficoltà, il CAP (Centro Aperto Polivalente per minori) e dove potranno convergere domanda ed offerta del mondo del lavoro. Inoltre nell’ampio cortile interno dell’immobile potranno essere svolte attività teatrali e culturali per incentivare la partecipazione cittadina e favorire l’inclusione sociale.