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Le ragioni dietro la piantumazione dei pini di via Pesce

La precisazione del nostro lettore Franco Muolo

Gentile Direttore,
in riferimento alla mia lettera sullo scempio dei pini di via A. Pesce, vorrei doverosamente precisare che l’amministrazione dell’epoca decise per quella specie arborea, perchè le radici dei pini si sviluppano su un sub-strato orizzontale poco profondo. Ed è stato per questo motivo che furono scelti quegli alberi da impiantare lungo le strade urbane, proprio per evitare che le loro radici si propagassero in profondità, per due semplici ragioni tecniche. La prima, di ordine vegetativa, perchè il sottosuolo della nostra città è generalmente di natura calcarea e non permette ad altre piante, cosiddette a fittone, di affondare le loro radici in senso verticale. La seconda ragione, ancora più importante, è che le essenze arboree dette spaccasassi, come i bagolari per esempio piantati sul viale delle Rimembranze, andrebbero a devastare tutti gli impianti tecnologici del sottosuolo, dei quali non difetta affatto il nostro sottosuolo stradale. Se nell’arredo urbano si continua a sostituire i pini con alberi a fittone, prima o poi, o seccherebbero o le loro radici interferirebbero con gli impianti elettrici e telefonici e/o con le condotte della fognatura dinamica e pluviale con gravi e inimmaginabili conseguenze. Perciò, il poco onere che quella amministrazione stanziava in bilancio consisteva nella semplice manutenzione con il taglio di tanto in tanto di alcune radici esuberanti. Cosa che a Monopoli non si è fatta più da oltre vent’anni. E i risultati li vediamo ora, sostenendo spese folli che si sarebbero potuto evitare!
Franco Muolo