FOTO – Emergono dettagli raccapriccianti sul ritrovamento del cadavere a Cala Incina

Ancora nessuna certezza che si tratti del monopolitano Paolo Dragone, recentemente scomparso

Sarebbe stato ritrovato privo di vestiti e con un cappio al collo legato ad un blocchetto di cemento, il cadavere che, nel tardo pomeriggio di oggi, è stato rinvenuto sul fondale di circa 3 mt di profondità da un sub tra gli anfratti rocciosi nei pressi di Cala Incina e recuperato dagli esperti sub del Nucleo Subacqueo Acquatico di Bari con l’ausilio degli uomini del locale Ufficio Circondariale Marittimo – Capitaneria di Porto di Monopoli agli ordini del Comandante T.V. (CP) Salvatore De Crescenzo.

La segnalazione è arrivata al centralino dei Carabinieri della Compagnia di Monopoli diretta dal Comandante Magg. Giuseppe Campione – incaricati di effettuare le indagini sulla misteriosa scomparsa di un dipendente comunale di Monopoli – che ha immediatamente allertato il personale del Circomare monopolitano, giunto in loco con la motovedetta CP 825 per effettuare le operazioni di recupero.

Da alcune indiscrezioni, pare che il cadavere fosse bianco, privo di capelli e di particolari ematomi e, affatto gonfio, ma sembrerebbe che presenti già segni di decomposizione.

Sul posto, c’era anche il medico legale Introna che effettuerà presso l’obitorio del Cimitero Comunale tutti gli esami che il caso richiede.

Al momento, infatti, non vi è ancora nessuna certezza che si tratti di Paolo Dragone, il monopolitano 56enne scomparso la scorsa settimana; se così fosse inizierebbe a prendere forma l’ipotesi dell’omicidio-suicidio.

Ricordiamo che, domenica mattina, un amico del Dragone, Enrico Galati – presumibilmente suicida – con il quale avrebbe intrattenuto una relazione, è stato travolto da un treno presso la Stazione di Mola di Bari.

Soltanto l’arcata dentale e l’esame autoptico potranno rivelare l’identità della salma, ma soprattutto chiarirne le cause del decesso.