Martedì, ore 20:23
Anticipata la chiusura del calendario venatorio
Ultimo giorno di caccia, domani (20 gennaio 2016), anche in Puglia.
Il Consiglio dei Ministri ha imposto la chiusura del calendario venatorio per le specie tordo bottaccio, beccaccia e cesena, che si sarebbe dovuto concludere invece a fine gennaio.
Sull’argomento si esprime il parlamentare grillino On. Giuseppe L’Abbate: “Mentre il Governo in diverse occasioni cercava di sensibilizzare gli enti territoriali ad adottare le modifiche ai calendari che erano risultati non conformi, la Regione Puglia ha fatto orecchie da mercante sino a costringere l’Esecutivo all’esercizio dei poteri sostitutivi – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Ci ritroviamo così con un calendario venatorio che si conclude anzitempo, grazie ad una Regione inadempiente e con scarsa conoscenza delle normative nazionali e comunitarie. Una mancata conoscenza emersa anche con la legge spot del consigliere Amati che prevedeva la possibilità di cacciare una specie protetta, lo storno, strumentalizzando il problema dei danni all’agricoltura. Una doppia presa in giro all’Europa, con l’infrazione di una lunga serie di norme che porterebbero certamente ad una immediata e specifica procedura d’infrazione contro la Puglia, e agli agricoltori che dalla proposta non ricaveranno alcuna soluzione al problema come sottolinearono i consiglieri regionali 5 Stelle Gianluca Bozzetti e Marco Galante. Una proposta di legge che, difatti, è stata poi impugnata dal Governo nazionale. In conclusione – dichiara L’Abbate (M5S) – annunci spot e zero risoluzione dei problemi, con concomitante presa in giro dei cacciatori: un comportamento in pieno stile renziano anche per la Regione di Michele Emiliano”.
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