Consiglio Comunale, il PD boccia il piano finanziario

Mercoledì, ore 18:35

Nonostante fossero stati accolti tre emendamenti del Partito Democratico 

Nel corso dell’ultima seduta consiliare, non è bastata l’apertura mostrata dall’Amministrazione Comunale attraverso l’accoglimento dei tre emendamenti del Partito Democratico, a “convincere” il Partito Democratico ad approvare il piano finanziario, perché non risolverebbe il deficit finanziario dei servizi a domanda individuale (mense, trasporti, asili nido, bagni pubblici e stadio), ma soprattutto per l’aumento della pressione fiscale causata dalle aree blu e dal servizio di gestione dei rifiuti.

Il gruppo consiliare PD è risoluto ad “onorare” la missione e la responsabilità verso i cittadini, che passa anche attraverso la tutela degli interessi della categoria dei pescatori: nella nota pervenutaci in data odierna, infatti, i consiglieri comunali PD annunciano che si  impegneranno anche a trovare i finanziamenti per la realizzazione del progetto delle “bancarelle del pesce”, dopo già averlo consegnato l’anno scorso, a costo zero, alla maggioranza.

Per quanto riguarda, invece, l’emendamento per assicurare anche sulla spiaggia di Porto Bianco il “servizio di salvamento”, il PD è convinto che quest’azione significherebbe “utilizzare bene i fondi della tassa di soggiorno pagata dai turisti, al fine di fornire un servizio davvero utile ai bagnanti monopolitani e forestieri; in tal modo, si assicura il lavoro estivo almeno a due bagnini di salvataggio. Non è poco. Resta la denuncia – spiegano – come dichiarava più volte il capogruppo Suma, dell’assenza di bagni e di docce su tutte le spiagge pubbliche, “quale segno di efficienza e di civiltà, se ci fossero”; tale assenza va colmata già dalla prossima estate, altrimenti la tassa di soggiorno sarà nuovamente un gesto di furto legalizzato ai turisti,  poiché non restituita con servizi duraturi”.

Il gruppo consiliare PD commenta anche l’emendamento sull’applicazione della tariffa personalizzata sui rifiuti: “che ha il significato di premiare i cittadini che differenziano di più, risponde ad una idea di giustizia verso i cittadini più virtuosi e corretti. Non bisogna far cadere sulle spalle di tutti, quindi anche di quelli che fanno bene la raccolta differenziata, i costi che il governo Romani non ha impedito che crescessero in questi sette anni. Per chi non ci crede, basti controllare i tassi di differenziata calati e la crescita, invece, dei costi dello smaltimento dei rifiuti”.