La buona sanità al “San Giacomo” di Monopoli

Giovedì, ore 14:54

Epistola di ringraziamento di un paziente al reparto di urologia

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Antonio Coladonato

Preg.mo Direttore,
con queste poche righe vorrei esprimere tutta la mia gratitudine al personale del reparto di Urologia del nosocomio di Monopoli. Venerdì 27 novembre scorso ero nel reparto di Urologia del San Giacomo di Monopoli, in occasione di una visita diagnostica. Sedutomi nel corridoio del reparto, dalle ore 8.15, insieme a tanta gente, con alcuni che aspettavano in rigoroso silenzio, chi chattava con il telefonino, chi chiacchierava sotto voce con il vicino, chi impaziente passeggiava in quel misero corridoio. La cosa che mi ha colpito è stata quella di vedere tutto il personale di questo reparto in pieno fermento. Medici, infermieri, ausiliari e volontari che sono arrivati con pazienti dal pronto soccorso con l’urgenza. Che bello vedere un reparto che funziona, ove l’infermiere rassicura un vecchietto su cosa c’è scritto sulla ricetta rossa e cosa deve fare. Dove c’è di da una pacca sulla spalla. Un sorriso non è mai mancato a chi era li ad aspettare. E quindi vederli uscire dalle sale di visita sorridenti, anche se non avessero avuto un esito sperato. La più bella soddisfazione è quella di sentirsi protetti da chi fa il mestiere del sanitario. Tutti hanno un sorriso per tutti e danno il conforto necessario a seguire la terapia che gli viene prescritta. Mi ha colpito, per la sua calma e attenzione, un medico o un infermiere con i capelli lunghi e barba che ricordava a memoria tutti i pazienti in attesa di essere refertati e visitati. Ho visto tanta scrupolosità inquesto reparto, siete unici e professionali. Quindi è arrivato il mio turno. Mi sento chiamare dall’infermiera: “il signor Coladonato è qui?” –“Si, certo!” rispondo – “Venga nella stanza per la visita, il dott. Impedovo l’aspetta”. Qui l’infermiera Milena (il suo nome l’ho chiesto alla fine della visita) mi spiega bene che tipo d’intervento devo fare, guarda le mie analisi, le confronta con il dott. Impedovo e da lì a poco mi fa salire su di un lettino, tipo quello delle partorienti. Io mi sento molto in imbarazzo, ma lei mi rassicura e mi dice: “Signor Coladonato, non abbia timori, qui è in buone mani!”. Da quel momento in poi dopo essermi disteso iniziavano i prelievi. Tutto si svolgeva come mi era stato detto. Ho atteso la fine della visita, mi è stata data la cura da seguire a casa e, come congedo, una bella stretta di mano e un sorriso. Che vuoi di più dalla vita? È stata una bella visita e ne sono soddisfatto, sono stato trattato da vero paziente, come se fossi andato presso una clinica privata e avessi pagato fior di quattrini, invece ero all’ospedale San Giacomo di Monopoli, una struttura pubblica. Quanta professionalità, quanta gentilezza! Grazie a tutto il personale di questo reparto da parte mia e spero da tutti coloro che hanno avuto bisogno della vostra professionalità ed attenzione.

Antonio Coladonato