Martedì, ore 12:22
Nei mesi scorsi fu interessato anche il Capitolo
La Polizia di Stato continua con i servizi sperimentali di controllo “su strada” nei confronti dei conducenti alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti avviati nel mese di maggio e proseguiti per tutta l’estate.
Domenica notte nel quartiere Poggiofranco di Bari, dove sono ubicati numerosi locali e discoteche ritrovo della “movida” barese, la Polizia di Stato ha proseguito con i controlli sperimentali nei confronti di conducenti alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, iniziati nel mese di maggio sul lungomare di Bari, proseguiti nei mesi di giugno, luglio e agosto a Monopoli-Capitolo e sulla litoranea di Molfetta – Giovinazzo – Bisceglie. Al servizio hanno preso parte 5 pattuglie della Polizia Stradale di Bari e due medici dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Bari i quali, all’interno di un ufficio mobile di polizia e dell’ambulanza, hanno proceduto con Kit diagnostici al controllo preliminare della presenza di stupefacenti o sostanze psicotrope. I controlli sono stati operati mediante analisi di campioni di saliva e, in caso di screening positivo, col prelievo di campioni di fluido del cavo orale per le analisi di conferma e verifica che vengono effettuate a Roma presso il Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nel corso del servizio sono state controllate 103 persone e 69 veicoli a cui i conducenti sono stati tutti sottoposti a test di screening alcol con i precursori che valutano la presenza di alcool nell’aria espirata; numerose le persone risultate positive al precursore e che successivamente sono state sottoposte all’etilometro; 5 le patenti ritirate e 5 le persone sanzionate per guida sotto l’effetto di alcool. Due di questi, sono risultati positivi anche al test di screening stupefacenti (in particolare alla cocaina), in caso di conferma della positività attraverso le analisi di laboratorio di verifica, saranno denunciati per guida sotto l’influenza di stupefacenti. L’obiettivo di questo nuovo modello operativo messo in atto dalla Polizia di Stato è quello di incrementare l’attività di controllo e verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all’uso di sostanze stupefacenti e di alcool, velocizzando i controlli. L’attività di controllo, avviata in via sperimentale nel trimestre giugno/luglio/agosto, ha portato considerevoli risultati: complessivamente, nelle 19 province interessate, dislocate in tutto il territorio nazionale (oltre a Bari sono interessate Roma, Napoli, Bologna, Novara, Bergamo, Brescia, Padova, Verona, Trieste, Savona, Forlì e Cesena, Ancona, Ascoli Piceno, Perugia, Pescara, Teramo, Messina e Cagliari): sono stati effettuati 112 posti di controllo, con l’impiego di 747 operatori e 167 tra Medici e personale Sanitario della Polizia di Stato; sono stati controllati con precursori alcoltest 7.419 conducenti, il 5,6% dei quali è risultato con un tasso alcolemico superiore al limite consentito, mentre l’1,5% è risultato positivo ad una sostanza stupefacente nel corso dei controlli preliminari effettuati dai Medici della Polizia su strada.
Nella seconda fase del progetto, i servizi proseguiranno anche in altre 14 nuove province. La novità sta nel fatto che al fianco dei poliziotti ci sono i medici e il personale del ruolo sanitario della Polizia di Stato che agevola a superare le difficoltà che si incontravano nell’iter dei controlli, anche per l’accompagnamento delle persone presso le strutture ospedaliere.La collaborazione tra medici e sanitari delle Questure ed il personale della Polizia Stradale impegnati anche nell’impiego dei “droga test” che verificano la presenza di sostanze stupefacenti in tempo reale, di cui ne sono stati donati 1800 dalla fondazione ANIA per la sicurezza stradale e che sono destinati nel tempo ad aumentare.Difatti nel momento in cui l’operatore di Polizia ha sospetti sull’alterazione della persona fermata supponendo che non sia causata esclusivamente dall’aver assunto dell’alcol, dopo aver eseguito l’alcoltest, sottopongono la persona a un cosiddetto strumento “precursore”, un macchinario elettronico che in pochi minuti analizza la saliva. Se il risultato di questa analisi risulta positivo, i medici della Polizia di Stato effettuano un ulteriore prelievo di saliva da spedire ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Ministero dell’Interno in Roma. Dopo pochi giorni l’esame darà un responso inconfutabile. Nel frattempo la patente viene ritirata e, se l’auto non è intestata ad un’altra persona, verrà sequestrata anche la vettura. L’importanza di questa campagna, che consente di controllare in tempo reale e su strada gli automobilisti che guidano in stato di alterazione da assunzione di stupefacenti, si coglie guardando i dati del primo quadrimestre del 2015: in tale periodo sono state controllate 496.953 persone delle quali 552 sanzionate per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti e 8.295 per guida in stato di ebbrezza alcolica.Ogni anno oltre un milione di persone perde la vita sulle strade di tutto il mondo, più di tremila in Italia; la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti è una delle principali cause di incidenti stradali insieme alla eccessiva velocità ed alla distrazione alla guida.