Un calendario per i cinquant’anni dell’Istituto d’Arte “Luigi Russo”

Vestire i panni della lattaia di Vermeer, baciarsi ricoperti dal velo dell’ordinarietà come negli amanti di Magritte, sentirsi in attesa come la Vergine annunciata di Antonello da Messina, emozionati nel riconoscere un mistero che non si sa spiegare come per i discepoli nella cena di Emmaus di Caravaggio, prepararsi, allenarsi concentrarsi prima di entrare in scena in punta di piedi come le ballerine di Degas o riscoprirsi nella naturalezza di un dolce risveglio come nel ritratto a letto di Zandomeneghi, ritrovarsi nudi di fronte alla morte come Marat di David e penitenti nel riflettere sul senso della vita come la Maddalena di Georges de La Tour, con il capo avvolto in un rosso turbante come nel ritratto di Jan van Eyck o sentire il peso della testa mozzata di Oloferne nel cesto della serva che accompagna la Giuditta di Artemisia Gentileschi, provare a carpire il segreto dello sguardo della ragazza con l’orecchino di perla di Veermer o cosa attiri l’attenzione della raffinata signora con cappello e boa di piume di Klimt, non è il prodotto di una elaborazione puramente teorica ed estetica, ma un connubio straordinario di arte, didattica e vita. Far rivivere queste 12 tele in tableau vivant è stata per gli alunni e i docenti del Liceo artistico “Luigi Russo” un’esperienza formativa artistica di grande partecipazione emotiva. I dodici tableau vivant, tradotti in dodici scatti fotografici, hanno rappresentato un esperimento assolutamente riuscito di una didattica cooperativa e laboratoriale in cui i ruoli del docente e dello studente sono stati vissuti nella maniera più autentica e umanamente efficace. Il calendario d’arte dedicato ai tableau vivant è stato un progetto importante, reso possibile grazie alle energie dei tanti docenti del Liceo che si sono impegnati con passione all’iniziativa, grazie all’entusiasmo degli alunni contagiati dalla bellezza di una conoscenza non depositata esclusivamente sui libri, grazie alla volontà del Dirigente scolastico e alla generosità della ditta Antonio Renna s.n.c. che ne hanno permesso la realizzazione.

Il calendario d’arte è stato presentato in occasione della manifestazione del 12 febbraio presso l’Auditorium del Liceo artistico e musicale “Luigi Russo”, per commemorare i cinquant’anni anni  dell’Istituto d’arte a Monopoli. Cinquant’anni fa, infatti, il senatore Luigi Russo decise di dar seguito alle volontà testamentarie del marchese Francesco Saverio Palmieri e istituì a Monopoli l’Istituto d’arte, una realtà scolastica che ha lasciato un segno profondo nella storia della città di Monopoli, riuscendo a interagire costantemente col territorio e testimoniando con i tanti riconoscimenti nazionali e internazionali conseguiti l’alto livello della formazione artistica messa in atto presso l’Istituto. La storia non è mai cristallizzata e ciclicamente ripetitiva. Le vicende dell’Istituto d’arte, come hanno ben messo in luce gli interventi del dirigente scolastico, prof. ing. Raffaele Buonsante, e della prof.ssa Candida De Toma, docente di storia dell’arte, sono oggi quelle del Liceo Artistico, inserito assieme al Liceo Musicale e all’IPSIAM nell’IISS “Luigi Russo”, una realtà che cerca, pur nelle diversità degli obiettivi di indirizzo di costruire un percorso formativo di collaborazione, rispetto e unità. Un traguardo importante quello raggiunto, con la consapevolezza che il futuro di questa Istituzione continuerà ad essere un cardine nella formazione artistica, musicale e professionale di un territorio non circoscritto alla sola città di Monopoli.

La piacevole serata si inserisce in un programma ben più ampio di eventi culturali che l’IISS “Luigi Russo” realizzerà per commemorare questa importante ricorrenza.

La serata è stata introdotta da 12 ragazzi, simbolicamente seduti su sgabelli fatti di libri, che hanno commentato, con brani sapientemente scelti, le immagini dei tableau vivant proiettati in sala, accompagnati al piano da Alessandra D’addabbo, studentessa del Liceo Artistico.

Durante la manifestazione sono intervenuti anche il consigliere con delega alla cultura del Comune di Monopoli, Giorgio Spada, e la prof.ssa Giusy Petruzzelli, docente di storia dell’arte dell’Accademia delle Belle arti di Bari, che ha commentato i tableau vivant realizzati dal Liceo focalizzando l’attenzione sulle vicende artistiche di due innovativi artisti contemporanei che hanno utilizzato questo particolare linguaggio espressivo: Luigi Ontani e Bill Viola. La performance del tableau vivant ha in sé un forte impatto emotivo perché in essa le tecniche espressive del teatro si sposano con quelle pittoriche e fotografiche permettendo all’artista di far rivivere le  opere d’arte di una nuova vita, e permettendo allo spettatore di intercettare così nuove prospettive per la lettura iconografica e iconologica e di cogliere sfumature interpretative nuove.

Alla prof.ssa Marina Quaranta, docente di discipline plastiche e laboratorio multimediale, e alla rappresentante d’Istituto, Anna Valente, che ha impersonato la lattaia di Vermeer, è stato affidato il racconto denso di emozioni dell’esperienza vissuta, entusiasmante per la tipologia di attività, per la capacità di cooperare indipendentemente dai ruoli ufficiali, ma soprattutto per quella incredibile unità che non sempre si crea con tale naturalezza in contesti lavorativi. Sono esperienze che vanno custodite e valorizzate perché lasciano il segno nella vita di ognuno, nella storia di una scuola e nella cultura di una città che necessita di crescere sempre di più in sensibilità e spessore culturale.

Non poteva mancare il contributo dell’anima più giovane dell’IISS “Luigi Russo”: il Liceo Musicale. La serata è stata, infatti, allietata da un intervento musicale ad opera dei professori: Pina Rizzo al violino, Vincenzo Campinopoli al contrabbasso, Giuseppe Creatore al clarinetto, Giovanni Lenoci e Pierluigi Ostuni alla chitarra, Antonio Pascali al flauto che hanno eseguito un sestetto in La maggiore op. 9 di Filippo Gragnani. I veri protagonisti dell’iniziativa e della serata sono stati, tuttavia, i tanti alunni, sul palcoscenico e dietro le quinte, che hanno dato prova della loro bravura e del loro impegno per realizzare una manifestazione carica di emozioni, di ricordi, di speranze. Tanti gli ex alunni che hanno gremito la sala testimoniando con il loro affetto, la stima e la riconoscenza per una scuola che ha saputo in cinquant’anni formare all’arte, alla cultura e alla bellezza.

Prof.ssa Laura Turi