Concluso il PUGLIARCH 2014 – CrossingArchitecture

La Città di Bari ha ospitato il 2° Festival Internazionale dell’Architettura 

Da Bari al centro dell’Europa. Paesaggi diversi, eppure con problematiche simili, che sono emerse nel corso della tre giorni del Festival dell’Architettura PugliArch 2014, andato in scena a Bari dal 20 al 22 novembre. La seconda edizione del Festival, lanciato nel 2012 dal GAB_Associazione Giovani Architetti della Provincia di Bari, è stato dedicato quest’anno al “Crossing Architecture”, focalizzando l’attenzione sul rapporto città-campagna. Un tema dipanato da diversi punti di vista da architetti e paesaggisti provenienti non solo da tutta Italia, ma anche da diverse aree d’Europa. Tutti, però, hanno affrontato problematiche del nostro territorio, partendo dalla situazione di Bari per giungere al confronto con differenti aree d’Europa.
Sotto i riflettori, oggi 22 novembre, le ricerche progettuali degli architetti Eduardo Costa Pinto (Portogallo), Oriol Capdevila Arus (Spagna), Uwe Schroeder (Germania) ed Antonio Monestiroli (Italia).
Ripercorrendo l’excursus professionale dei team che rappresentano, i primi due hanno posto in evidenza la relazione tra la progettazione urbana e la conseguente trasformazione del paesaggio con un focus specifico da parte del Capdevila sul paesaggio del waterfront.
Invece il contributo del professor architetto Uwe Schroeder indaga le strutture spaziali esistenti nella città storica e propone un metodo di progettazione per gli spazi pubblici urbani contemporanei a partire dagli elementi tramandatici dalla storia, cioè la topografia, la tipologia edilizia e la temporalità .
A chiudere il ciclo di lectures l’intervento del professor architetto Antonio Monestiroli sempre sul tema della progettazione degli spazi aperti nella città contemporanea con l’idea di dar forma ai luoghi in modo che siano riconosciuti come identitari in una logica di città costruita per relazioni.

Il momento più atteso della giornata conclusiva del Festival è stato il “Pugliarch meets Bari”, in scena dalle ore 18.30 presso il Teatro Margherita. La consegna dei lavori del Workshop di fotografia e del Workshop di Progettazione Urbana e Architettonica alla Città di Bari e alla Regione Puglia da parte dei Coordinatori dei workshop Oriol Capdevila Arus_MBM Arquitectes e Carlo Garzia hanno dato input ad un vivo confronto tra architetti, Ance Giovani, amministratori locali e regionali. Punti di vista diversi sono stati espressi da tutti gli operatori che si impegnano a dialogare per trovare soluzioni più consone per il territorio pugliese. Alla tavola rotonda conclusiva, moderata dal giornalista Vito Giannulo, hanno preso parte, tra gli altri, la Vice Presidente della Regione Puglia Angela Barbanente ed il sindaco di Bari Antonio Decaro.
“Siamo contenti – ha dichiarato l’arch. Palma Librato, presidente del GAB nonché coordinatore del Pugliarch – perché il profilo è stato molto elevato dal punto di vista scientifico. Benché quest’anno il tema del Festival sia molto specialistico, lo spirito e l’obiettivo sono stati accolti sia dall’amministrazione sia dai cittadini. Abbiamo avuto infatti molto risalto perché il dibattito sul rapporto città-campagna ha destato l’interesse dei cittadini. Abbiamo cercato di fare uno zapping ordinato, partendo da Bari siamo giunti a casi europei. Il nostro obiettivo, in relazione al PPTR, era far vedere come si può intervenire nelle aree dove si deve mettere in atto il patto città-campagna, come evidenziato nel mio intervento d’apertura ed in maniera dettagliata dall’arch. Maria Valeria Mininni”.
“Questi due giorni di intenso lavoro – ha sottolineato l’arch. Oriol Capdevila Arus (MBM Arquitectes_Barcellona), coordinatore scientifico del workshop di progettazione urbanistica, “M_Argini” – devono essere il principio di un working progress per cambiare la città, per cui noi siamo a disposizione dell’amministrazione. Molti dei progettisti protagonisti del workshop sono pugliesi, preoccupati dell’evolversi delle proprie città. Il suggerimento che è emerso è ragionare con progetti non quantitativi ma qualitativi che guardino al territorio, alla qualità, al paesaggio. Dalle riflessioni di questi giorni, proposte dal Festival, può nascere un dibattito importante per il futuro di Bari e della Puglia”.

Ufficio Stampa PugliArch 2014