Camera Iperbarica del Centro Ospedaliero Militare di Taranto

Sottoscritto il protocollo attuativo tra la Marina Militare e la ASL di Taranto

A seguito dell’accordo siglato il 16 aprile 2014 tra il Ministro della Difesa e il Presidente della Regione Puglia per la cooperazione in tema di Sanità Pubblica, giovedì 6 novembre u.s., presso l’Azienda sanitaria locale (ASL) di Taranto, la Marina Militare ha sottoscritto un atto di permuta con la Regione Puglia per consentire all’utenza civile pugliese di usufruire di trattamenti di ossigeno terapia iperbarica presso il Centro Ospedaliero Militare di Taranto che dispone di una moderna camera iperbarica multiposto già impiegata anche a favore dell’utenza civile per i trattamenti di urgenza-emergenza. In conseguenza di tale atto l’ASL di Taranto rimborserà alla Marina Militare gli oneri delle sedute di ossigenoterapia attraverso uno scambio di beni e servizi.
La medicina subacquea e iperbarica rappresenta da sempre un elemento distintivo della Sanità della Marina Militare che, in questo modo, mette a disposizione del cittadino il bagaglio consolidato di conoscenze ed esperienze.
L’accordo coniuga l’attenzione del Ministero della Difesa, volto a mantenere sempre più elevati gli standard dei propri organismi di Sanità Militare, e l’interesse della Regione Puglia di integrare le proprie professionalità e interscambiare risorse logistiche e servizi per fornire una risposta sanitaria, quanto più possibile completa e tecnicamente avanzata, ai bisogni assistenziali della propria utenza. L’impresa in parola, in linea con le nuove strategie di procurement orientate allo sfruttamento dual-use delle potenzialità interne alla Difesa, assume profili di somma rilevanza, oltre che sotto il profilo sanitario, anche nell’ambito del contingente quadro economico nazionale caratterizzato da croniche e crescenti difficoltà finanziarie.

IL CAPO NUCLEO P.I.
(C.F. Giovanni MELLE)

NOTIZIE TECNICHE SULL’IMPIANTO IPERBARICO

Impianto iperbarico di tipo fisso, dotato di camera iperbarica multiposto ( 9 pazienti + 1 manovratore interno).
La camera iperbarica è costituita da un ambiente principale, dal volume di circa 17.000 lt. (Camera Principale – CP) e da un ambiente secondario, dal volume di circa 5.000 lt. (Camera di Equilibrio – CE).
Quota massima di esercizio 50 mt.
Pressurizzazione ambienti, esclusivamente ad aria.
Possibilità di effettuare immersioni a secco/trattamenti: ad aria (quota max 50 mt.); ad ossigeno (quota max 18 mt.); a miscele eliox ( max 30 mt).
La respirazione dell’aria avviene direttamente dall’ambiente iperbarico (CP), mentre l’ossigeno e la miscela eliox (50% Ossigeno e 50% elio) vengono forniti mediante sistemi di respirazione individuale, del tipo a richiesta (erogatore secondo stadio), con convogliamento dell’espirato all’esterno della camera iperbarica.
L’impianto è munito di doppia omologazione: UTOV (Ufficio Tecnico Omologazioni e Verifiche di Geniodife) e INAIL ( ex Ispesl) e, pertanto, è dotato di tutte le predisposizioni tecnico-operative e di sicurezza prescritte dalle norme edite dai citati Enti dello Stato.
L’esercizio dell’impianto avviene in armonia con le norme UTOV/M.M.I., prevedendo il seguente personale:
Nr. 1 Ufficiale medico specializzato/abilitato in medicina subacquea ed iperbarica (MSI/msi), solo in caso di trattamenti curativi/terapeutici o per immersioni a quote superiori a 40 mt;
Nr. 1 Sottufficiale SS/I-Fsb (Infermiere – Fisio Patologia Subacquea), sempre previsto;
Nr. 1 Sottufficiale Pa o Smz/Ti (Palombaro o Sommozzatore – Tecnico Iperbarico), nel grado di Maresciallo, quale Responsabile della manovra;
Nr. 2 militari Pa o Smz/Ti (Palombaro o Sommozzatore – Tecnico Iperbarico), quali addetti alla manovra ( uno alla manovra esterna ed uno alla manovra interna;
Nr. 1 assistente tecnico, quale addetto ai sistemi e sottosistemi ausiliari.
I tempi di approntamento dell’impianto sono di massimo 60 minuti in orario di lavoro e di massimo 180 minuti in orario extra lavorativo.